La frase del leader di Iv stigmatizzata dal web: "Prima dovrebbe uscire dal medioevo"
Nel bel mezzo della crisi di governo e poco prima delle consultazioni al Colle, Matteo Renzi ha trovato il tempo di andarsene a Riad per incontrare l'erede al trono saudita, il principe Mohammed bin Salaman. Sui social la polemica è rovente. A fare indignare non soltanto la scelta del momento, ma la volontà di parlare con l'uomo che gli osservatori internazionali considerano, tra l'altro, il mandante dell'omicidio del giornalista Jamal Kashoggi. "L'Arabia Saudita è la culla del nuovo Rinascimento", ha detto il leader di Iv. E sul web: "Prima dovrebbe uscire dal medioevo".
Renzi e il principe Salaman si sono incontrati nell'ultimo giorno del summit della Future investment iniziative, la cosiddetta "Davos del deserto", un vertice internazionale organizzato per attrarre investimenti stranieri nel Golfo. Il dialogo tra lui e Renzi è stato trasmesso in video nella seconda e ultima giornata della conferenza, a cui hanno partecipato 150 relatori, tra cui David Solomon, ceo di Goldman Sachs, Stephen Schwarzman, direttore del fondo di investimento Blackstone e Larry Fink, ceo della società americana Blackrock.
Renzi ha sotenuto che "l'Arabia Saudita è il luogo del nuovo Rinascimento", ma è stato travolto dalle critiche.
Qualcuno sottolinea come il suo ruolo ancora attivo nella politica italiana sarebbe in conflitto con qualsiasi forma di consulenza, collaborazione con altri Paesi: "Mi auguro che Matteo Renzi non voglia più ricoprire incarichi istituzionali - scrive su Twitter il giornalista David Carretta- Non per i soldi che avrà ricevuto (legalmente), ma per il “principe” che ha scelto di onorare. Certe cose si fanno solo in pensione. Come Schroeder, Blair, Prodi. Meglio ancora non farle"
Durissimo, tra gli altri, il commento del suo ex sodale Carlo Calenda: "Con che credibilità Renzi potrebbe in futuro ricoprire il ruolo di Ministro degli Esteri o sedere nel Copasir o influenzare la politica estera dopo aver preso soldi personalmente dall’Arabia Saudita?".
Il giornalista Gad Lerner ancora più duro: "Si deduce quanto potessero star a cuore i diritti umani e la sorte di Giulio #Regeni a uno come @matteorenzi quand'era premier, vedendolo ora seduto col principe Bin Salman a magnificare il "rinascimento" dell'#ArabiaSaudita, regime sanguinario e oscurantista. Pelo sullo stomaco".
Luca Telese rincara: "Il video di diciassette minuti in cui Renzi intervista con toni entusiastici un principe sovrano di uno stato liberticida e misogino sono il punto più basso di una carriera".