LA LETTERA A BANDECCHI

Regionali Campania, Boccia annuncia ritiro dopo avviso di garanzia

L'imprenditrice di Pompei, già nota per il caso Sangiuliano, rinuncia alle urne: "Non ho la forza di affrontare un altro calvario"

05 Nov 2025 - 20:25
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Maria Rosaria Boccia, l'imprenditrice di Pompei assurta alle cronache per il caso Sangiuliano, annuncia il ritiro dalla corsa alle Regionali in Campania dove era candidata come consigliere con la lista "Dimensione Bandecchi". "Caro Presidente - si legge in una lettera scritta da Boccia e rivolta proprio a Bandecchi - nella serata di ieri ho ricevuto il mio secondo avviso di garanzia in poco più di un anno. È stata una notizia che mi ha profondamente ferita. Sono giunta alla conclusione che non avrei la forza di affrontare nuovamente un simile calvario. Per questo motivo ho deciso di ritirare la mia candidatura al Consiglio Regionale della Campania".

La lettera

 Nella lunga lettera indirizzata a Stefano Bandecchi, fondatore del movimento e leader della lista, Boccia racconta di aver "riflettuto a lungo, in silenzio", cercando "la lucidità e il senso di responsabilità" per prendere una decisione che non nascesse "dall'impulso né dall’amarezza". "Questo ultimo anno è stato, per me, un cammino doloroso e faticoso - scrive ancora -. Ho vissuto giornate cariche di tensione, di ostilità e di ingiustizia. Sono stata travolta da un'ondata di odio mediatico e politico che ha deformato la mia immagine e minato la mia serenità. Ho pagato un prezzo altissimo in termini di salute fisica e mentale: notti insonni, stress costante, una condizione di profonda prostrazione che mi ha portata a un'invalidità fisica e persino a un'alopecia severa". L'imprenditrice spiega di aver scelto di ritirarsi "non solo per sé", ma "per la squadra e per tutti i candidati che stanno lavorando con dedizione e passione". "Non desidero - aggiunge - che le vicende personali che mi hanno travolta possano in alcun modo offuscare il lavoro straordinario che stiamo portando avanti".

"Ho visto la mia vita privata violata"

 Nella parte centrale della lettera, Boccia accusa "un sistema che difende i potenti e abbandona chi osa sfidarlo. "Ho avuto modo di toccare con mano quanto il potere possa essere spietato, soprattutto quando sostenuto da una stampa compiacente, capace di stravolgere la realtà costruendo narrazioni artificiose e crudeli. Ho visto la mia vita privata violata, la mia dignità calpestata, la mia voce messa a tacere mentre altri, protetti e tutelati, hanno potuto mentire impunemente". Rievoca anche un episodio personale: "Ancora oggi, il ricordo di quella mattina di settembre, quando le forze dell’ordine hanno bussato alla mia porta all'alba, mi provoca un dolore che non riesco a descrivere". Boccia parla di "un potere che pretende obbedienza" e conclude di aver scelto "di non piegarsi, di non tacere, di disobbedire al silenzio imposto".

Un passo indietro "per rispetto e verità"

 Nel finale, l'imprenditrice ringrazia Bandecchi "per l'affetto e la stima" dimostrata e spiega che la decisione è "un atto di rispetto verso il partito, verso la verità e verso se stessa". "La politica, quando è autentica, è un atto d’amore e di coraggio - chiosa - e io, anche da fuori, continuerò a credere nel nostro progetto, perché rappresenta la possibilità concreta di cambiare un sistema che, troppo spesso, punisce chi osa essere libero".

La candidatura

 La candidatura di Maria Rosaria Boccia era stata annunciata alcune settimane fa: l'imprenditrice aveva scelto di correre con la lista Dimensione Bandecchi, con il voto orientato alle circoscrizioni di Napoli, Caserta e Salerno. Nel corso della presentazione ufficiale della candidatura, Bandecchi l'aveva definita "una voce indipendente e coraggiosa" all'interno del progetto politico regionale.

Le questioni giudiziarie

 Boccia era già finita sotto i riflettori per la vicenda che ha coinvolto l'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Nel settembre 2025 la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per l'imprenditrice con l'ipotesi di interferenze illecite nella vita privata, in relazione alla diffusione di un file audio contenente una conversazione privata tra Sangiuliano - all'epoca ministro - e sua moglie. Negli ultimi mesi l'imprenditrice è stata inoltre coinvolta in un'indagine della Procura di Pisa per una presunta truffa legata alla vendita di un immobile nel 2021, per la quale ha ricevuto un avviso di garanzia nell'ottobre 2024.

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