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Radio Radicale, niente proroga della convenzione: il no del M5s in commissione | Bagarre alla Camera

Insorgono le opposizioni. Zingaretti: "Fare di tutto per evitare la chiusura". Brunetta: "Messa a tacere la libertà dʼinformazione"

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Si affievoliscono le speranze per la sopravvivenza di Radio Radicale: gli emendamenti al dl Crescita che prevedevano la proroga della convenzione, a partire da quello della Lega, sono stati infatti dichiarati inammissibili.

Assieme a quello sull'emittente, sono stati altri 540 gli emendamenti bocciati durante l'esame. Il voto è previsto a partire dal 28 maggio. Dopo che il M5s ha impedito l'unanimità per la proroga, è scoppiata la bagarre alla Camera.

Alla scadenza del termine per i ricorsi si dovrà passare a segnalare non più di 500 emendamenti, come indicato dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, per passare poi alle operazioni di voto, previste tra una settimana.

Tutti i gruppi sono intervenuti per tentare di convincere il Movimento 5 Stelle a cambiare idea. Duro l'affondo della dem Silvia Fregolent contro il presidente della commissione Bilancio, Claudio Borghi, accusato di fare "il Ponzio Pilato". Tra le proposte a non essere riammesse anche il rafforzamento del bonus bebè chiesto dal ministro Fontana.

Insorgono le opposizioni - Immediate le reazioni delle opposizioni. Il segretario del Pd Nicola Zingaretti afferma: "Studiare tutti i tentativi, fino all'ultimo minuto, affinché Radio Radicale non chiuda. Questo è un altro segnale delle cose brutte che accadono nel nostro Paese. Noi ci siamo opposti con tutte le nostre forze. Sono segnali di distrazione rispetto al pluralismo dell'informazione che si ripetono e stanno diventando francamente troppi".

"La maggioranza dichiara inammissibili tutti gli emendamenti, compreso quello della Lega, per salvare Radio Radicale - twitta il deputato Pd Filippo Sensi -. Faremo ricorso. A che gioco stanno giocando sulla pelle di lavoratori e diritto all'informazione? Si prendono una responsabilità gravissima". E Michele Anzaldi, Pd, segretario della commissione di Vigilanza Rai: "A parole tutti contro la chiusura di Radio Radicale, ma quando un esponente di spicco del Pd ex vicepresidente della Camera finisce addirittura all'ospedale per difendere l'emittente, il servizio pubblico lo ignora. L'informazione Rai cancella lo sciopero della sete di Giachetti"

Lega: "Pronto il ricorso contro lo stop" - Anche la Lega è pronta a dar battaglia. Secondo quanto si apprende, il Carroccio farà ricorso contro lo stop per inammissibilità al suo emendamento al decreto crescita per la proroga della convenzione per Radio Radicale. L'esito dei ricorsi nelle commissioni Bilancio e Finanza delle Camera si saprà in serata.

Duro anche il commento di Renato Brunetta (Forza Italia): "Oggi scade la convenzione di Radio Radicale. È inaccettabile che venga messa a tacere la libertà d'informazione. Il servizio pubblico va tutelato per permettere ai cittadini di conoscere e di partecipare alla vita pubblica. Difendiamo la democrazia, .SalviamoRadioRadicale!".