© Quirinale
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"L'uso spregiudicato dell'IA nega il pluralismo", ha detto il Capo dello Stato. E poi il monito: "I giornalisti evitino la tentazione dell'autocensura"
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Al Quirinale si è svolta la tradizionale cerimonia del "Ventaglio". L'incontro del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, con la stampa parlamentare è stata un'occasione per riflessioni che abbracciano politica, società e cultura. "È ben noto che i Paesi dell'Ue e della Nato che, insieme alla Russia, si affacciano sul Mar Baltico nutrono la grave preoccupazione, se non la convinzione che la Russia, dopo quella all'Ucraina, coltivi il proposito di nuove iniziative di aggressione - ha detto -. Questi mutamenti - così profondi e inattesi - hanno provocato, tra le altre conseguenze, un comprensibile disorientamento nelle pubbliche opinioni. Disorientamento aggravato da un'abile e perversa opera di diffusione di false notizie e false raffigurazioni".
"In un panorama di per sé non facile - ha proseguito Mattarella - si è inserita la funzione delle piattaforme digitali, che non sono semplici contenitori, bensì ambienti complessi che influenzano e modellano le interazioni sociali, economiche e culturali. L'imporsi dell'Algoritmia - e un uso spregiudicato dell'intelligenza artificiale - crea egemonie che negano il pluralismo, organizzando i contenuti della rete in modo da costringere gli utenti verso canali obbligati, agendo da mediatore occulto, di ignote caratteristiche e finalità, con caratteri distorsivi, lontani da quelli della libertà e del pluralismo dell'informazione. In tal modo Internet, dalla missione di libertà espressiva e diffusiva da parte di chiunque, si converte in luogo di organizzazione e scorrerie per i propalatori delle più incredibili fake news".
"Il mondo dell'informazione vive un'epoca di vorticosa trasformazione. Va progettata una transizione che salvaguardi la funzione dell'informazione indipendente - e quindi dei giornalisti che, a loro volta, evitino la tentazione dell'autocensura - riconoscendo e rendendo operante la sua funzione nella vita democratica", ha concluso il Presidente della Repubblica.