A Pontida bandiere di Israele e Brasile con "free Bolsonaro"
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Il segretario del Carroccio ha chiesto un applauso per Kirk "che arrivi fino all'Arizona". Un gruppo di persone ha esposto uno striscione con scritto "Free Bolsonaro". Zaia sulle prossime Regionali: "Se il candidato del Veneto non sarà leghista sarà un problema"
A Pontida si è tenuto il secondo giorno del raduno della Lega. "Non prendete impegni per sabato 14 febbraio. L'amore per la nostra famiglia, per le nostre radici, per le nostre terre" darà luogo alla "più grande manifestazione che si ricordi per i valori, i diritti, i confini e le libertà della civiltà occidentale". Lo ha annunciato Matteo Salvini ai militanti del partito: "A testa alta, chiedo il vostro impegno, in cambio vi offro la mia vita: non dovete cambiare mai, liberi, forti e senza paura", ha detto ancora. Il vicepremier e segretario del Carroccio, all'inizio del suo intervento, ha rivolto un pensiero a Charlie Kirk.
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Il segretario del Carroccio e vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini ha aperto il suo intervento chiedendo al popolo leghista di Pontida di dedicare "non un minuto di silenzio ma un pensiero a Charlie Kirk e un applauso che arrivi fino all'Arizona". Subito dopo sullo schermo, sul palco, sono state proiettate alcune immagini dell'attivista Maga ucciso negli Usa. Il segretario della Lega e vicepremier ha esordito così: "Popolo di Pontida grazie, siete straordinari permettetemi di chiedere a questa immensa sorridente pacifica folla di dedicare non un minuto si silenzio ma un pensiero a colui dipinto come un bersaglio e lasciato a fucilate, lascia una moglie e due bambine".
Sul prato di Pontida ha fatto la sua comparsa anche una bandiera di Israele, sventolata da una signora insieme a una della Lega. Un gruppo di persone con le bandiere brasiliane ha esposto uno striscione con scritto "Free Bolsonaro" (l'ex presidente brasiliano condannato a 27 anni di carcere per tentato golpe, ndr) chiedendo anche "libertà" per la deputata brasiliana Carla Zambelli.
A Pontida, è intervenuto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il quale ha parlato delle prossime Regionali. Nel Veneto "abbiamo fatto grandi cose, siamo stati sempre sugli scudi, non ultima la grande partita delle Olimpiadi. Se la Lega chiede che il candidato presidente del Veneto sia ancora un leghista, non è lesa maestà per la maggioranza ma è una richiesta legittima per dare continuità alla nostra amministrazione", ha detto Zaia dal palco.
In Veneto "il nostro candidato è Alberto Stefani, poi capiremo cosa deciderà il tavolo. Se il candidato sarà della Lega sarà Stefani, se non sarà della Lega sarà un problema", ha poi aggiunto parlando con i giornalisti sotto il palco.