"No alle discriminazioni Lgbt in Ue": l'appello dei 16 leader europei | Ungheria, Orban: "La nostra non è una legge contro i gay"
"L'odio, l'intolleranza e la discriminazione non hanno posto nella nostra Unione", scrivono i capi di Stato in una lettera

"L'odio, l'intolleranza e la discriminazione non hanno posto nella nostra Unione. Ecco perché, oggi e ogni giorno, sosteniamo la diversità e l'uguaglianza Lgbt in modo che le nostre generazioni future possano crescere in un'Europa di uguaglianza e rispetto". Lo si legge in una lettera alle istituzioni europee firmata dal premier Mario Draghi e da altri quindici capi di Stato e di governo dell'Unione, da Emmanuel Macron ad Angela Merkel.
Lo stesso messaggio è stato rilanciato su Twitter in contemporanea da altri leader firmatari, da Pedro Sanchez a Mark Rutte. Quest'ultimo ha commentato: "Con questa legge anti-Lgbt l'Ungheria non ha posto nella Ue". A firmare la missiva sono i leader di Belgio, Danimarca, Germania, Italia, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Cipro, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Olanda, Finlandia e Svezia.
Anche il presidente Ue, David Sassoli, è intervenuto. "Quando i valori democratici sono attaccati, la nostra risposta deve essere ferma - ha detto -. La discriminazione è incompatibile con i valori Ue: ecco perché siamo preoccupati dalle recenti leggi ungheresi".
L'iniziativa non menziona esplicitamente la legge varata di recente da Budapest, ma arriva prima del vertice Ue, dove sarà sollevato il tema. Nella missiva si legge: "In occasione della giornata dell'orgoglio Lgbt, il 28 giugno, e alla luce delle minacce contro i diritti fondamentali, ed in particolare il principio di non discriminazione sulla base dell'orientamento sessuale, esprimiamo il nostro attaccamento ai nostri valori comuni fondamentali".
"Sarà un giorno per ricordare che siamo società diverse e tolleranti, impegnate nel libero sviluppo della personalità di ciascuno dei nostri cittadini, incluso il loro orientamento sessuale e identità di genere. Sara' inoltre un momento per celebrare che, negli ultimi anni, abbiamo fatto una lunga strada a favore di questi principi, che riteniamo essere il fondamento dell'Unione europea".
La risposta di Orban - "Non abbiamo una legge conto l'omosessualità in Ungheria. Abbiamo una legge che difende genitori e bambini. E' sempre meglio leggere prima e poi reagire". Così il premier ungherese, Viktor Orban, rispondendo ai leader che lo hanno criticato.
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali