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Manovra, scontro su cannabis light: per Salvini è "spaccio di Stato"

Il M5s ha firmato un emendamento che riscrive la legge sugli stupefacenti, ritoccando allʼinsù le percentuali di Thc per cui è legale la vendita di canapa. Le opposizioni vanno allʼattacco


Manovra, scontro su cannabis light: per Salvini è "spaccio di Stato" - foto 1
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Mentre la Manovra si avvicina a incassare il primo via libera del Parlamento è scontro sulla cannabis light.

Il M5s ha firmato un emendamento che riscrive la legge sugli stupefacenti ritoccando all'insù le percentuali di Thc per cui è legale la vendita di canapa. Le opposizioni vanno all'attacco: Meloni la considera "una follia"; Salvini parla di "spaccio di Stato" mentre FI punta a uno stralcio perché materia estranea alla legge di bilancio.

"Il subemendamento approvato non fa altro che stabilire un'imposta e ratificare quanto previsto dalla Legge 242/16 e sancito dall'ex ministro dell'Interno con la circolare del 31 luglio 2018 diretta alle forze dell'ordine, in base alla quale sotto il limite dello 0,5% di Thc la cannabis sativa L non è una sostanza stupefacente", ha affermato il senatore M5s, Francesco Mollame. 

 

"Finalmente siamo riusciti a superare un dannoso pregiudizio che ostacola un comparto economico "green italiano" che dà lavoro a migliaia di addetti e che si sviluppa in linea con una economia sostenibile, dalla bioedilizia ai materiali biocompositi compresi", ha aggiunto Mollame.

 

Ora la parola passa alla presidenza di Palazzo Madama che deve pronunciarsi sulle ammissibilità delle decine di norme approvate nel corso dell'iter parlamentare. Il M5s, che ha firmato con il senatore Matteo Mantero l'emendamento sugli stupefacenti, chiede "terzietà" dalla seconda carica dello Stato: sarebbe "grave se una mannaia di natura politica si abbattesse sull'emendamento per la cannabis ligh, ha affermato Mantero. Pronta la replica: "La presidenza del Senato rivendica il proprio ruolo di garanzia e sottolinea come le proprie valutazioni in questi casi non siano mai politiche ma solo tecniche".

 

La misura è finita quindi nel mirino delle opposizioni. Secondo Giorgia Meloni "la droga non è mai una cosa leggera e Fratelli d'Italia si batterà per cancellare questa follia". Mentre per il leader della Lega, Matteo Salvini, il governo "ha messo tasse su qualunque cosa in questa Manovra ma hanno trovato i soldi per permettere la libera vendita della droga ai nostri figli. A me l'idea di uno Stato spacciatore di droga fa schifo. E' la morte di un società e di una cultura. Il posto degli spacciatori è la galera e un Parlamento che pensa alla droga libera è una vergogna". Dura presa di posizione anche da parte di Forza Italia. Il senatore Maurizio Gasparri va all'attacco: "Sia chiaro che l'emendamento sulla cannabis è estraneo per materia alla legge di stabilità. Pure degli ignoranti come loro se ne renderanno conto. Mai droghe legali, mai droghe impropriamente definite leggere, mai cannabis light. Mai più grillini, la vera droga che distrugge l'Italia". 

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