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"L'omosessualità è contro natura": è bufera su consigliere comunale di Potenza

Michele Napoli, di Fratelli dʼItalia, ha così commentato la tragedia di Caivano. Poi le scuse, mentre da più parti si chiedevano le sue dimissioni

"Diciamocelo con chiarezza, così usciamo dagli equivoci: l'omosessualità è contro natura perché contraddice la legge naturale della vita, il diritto naturale, che è un diritto sacrosanto, la differenza tra sessi e la riproduzione della specie". A poche ore dalla tragica morte a Caivano (Napoli) di Maria Paola Gaglione, queste le parole del capogruppo di Fratelli d'Italia nel consiglio comunale di Potenza Michele Napoli, durante il dibattito su una mozione contro la legge Zan, ovvero la legge contro l'omotransfobia. La mozione è stata poi approvata a maggioranza, con i voti del centrodestra, dall'assemblea. Il video, intanto, diventava virale sui social, scoppiava la bufera e Napoli è stato costretto alle scuse.

Prima l'uscita, poi le scuse - Napoli si è scusato anche con un post su Facebook, dopo che da più parti (in primis Monica Cirinnà, senatrice e responsabile del Dipartimento Diritti del Partito democratico, e Gay Center) veniva chiesta l'espulsione dal suo partito.

 

"Nel corso del mio intervento - si legge - ho usato delle espressioni assolutamente infelici e mi dispiace molto per questo. Mi scuso per aver espresso male alcuni concetti e mi dispiace se le mie parole hanno offeso qualcuno".

 

"L'obiettivo del mio intervento - ha concluso - era ribadire la centralità del ruolo della famiglia naturale nella nostra società e il dovere delle istituzioni di difenderla".

 

I consiglieri di opposizione di centrosinistra, hanno evidenziato di aver "assistito ad un dibattito surreale, intriso di retaggi medioevali, che offende l'intelligenza e la sensibilità dei potentini (oltre che dell'intera comunità regionale)".

 

Il gruppo "La Basilicata possibile" ha subito abbandonato l'aula per protesta e, in un un post su Facebook, Francesco Giuzio ha scritto: "Ho creduto e sperato che i consiglieri di maggioranza avrebbero votato seguendo la loro coscienza. E ho sbagliato clamorosamente. Chiedo scusa, io per loro, ai cittadini di Potenza che si vergognano come me per questa macchia indelebile sulla nostra comunità". 

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