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Lega-M5s ai ferri corti, Di Maio: "Se la Lega vuole il voto lo dica" | Salvini: "Avanti se si fanno cose, altrimenti..."

Lega-M5s ai ferri corti, Di Maio:
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Sono ancora scintille tra Lega e MoVimento 5 stelle.

Una nuova giornata di frecciate a distanza tra il leader della Lega Matteo Salvini e il capo politico del M5s Luigi Di Maio, con sullo sfondo il voto a Ursula von der Leyen alla Commissione Ue e l'inchiesta sui fondi russi. "Se la Lega vuole il voto lo dica e si prenda la responsabilità" dice Di Maio", mentre per Salvini "non cade nessun governo, ma si devono fare cose".

Secondo ambienti sia della maggioranza che dell'opposizione il Quirinale non avrebbe posto alcun veto sul ritorno alle urne ponendo tuttavia un tema: a settembre i tempi per la formazione del governo saranno strettissimi con la manovra in arrivo e, al Colle, non si ha alcuna intenzione di avallare un esercizio provvisorio. "Con il M5s si è persa la fiducia, anche personale", tuona Salvini da Helsinki attaccando frontalmente Di Maio e annunciando che, venerdì, sarà assente sia al Consiglio dei ministri delle 12 sia al successivo vertice sulle Autonomie. "Oltre questo governo ci sono solo le elezioni", avverte Salvini cercando di decostruire, sul nascere, qualsiasi ipotesi di piano B e di asse M5s-Pd per un Conte-bis. Ma il leader della Lega non vuole alcuna colpa di un'eventuale crisi: giustizia, autonomia, manovra, "con questi tre no allora cambia tutto", è il diktat di Salvini, che ripete anche in serata il suo mantra: "Se non si fa niente si va a casa e parlano gli italiani". E pur dicendo di volere andare avanti Salvini va pesante su alcuni componenti del governo: "Io stimo e rispetto Luigi Di Maio, ritengo che alcuni ministri dei M5S non sono all'altezza. Lui è persona seria onesta e preparata - ha detto intervenendo a "Fuori dal coro" -. Se mi chiedono: sei soddisfatto di quanto fatto dai ministri della Lega? Sì e 'tutti gli altri hanno fatto il massimo? No, ma non dipende da me".

E, nella Lega, si rincorre una voce: Salvini avrebbe deciso di rompere ma avrebbe detto ai suoi di attendere qualche ora per capire come gestire un passaggio delicatissimo. Pesa, sull'ira del leader leghista, il si' del M5S a Ursula von der Leyen. Un sì sul quale, però, il M5s replica durissimo all'alleato. "Un'alleanza tra noi e il Pd? E' una falsità. La Lega mente, c'era il loro ok poi si sono ritirati quando hanno capito che non avevano più il commissario", attacca Di Maio descritto come furioso per il meme con cui, sui social leghisti, è accostato ai Dem. E il leader M5S in mattinata vede i suoi e attacca Siamo stati colpiti alle spalle, la Lega vuole tornare con Berlusconi". E in serata fonti del M5S osservano: creando questo caos Salvini sta nascondendo l'inchiesta russa. Poi, in un post su Facebook lancia il cerino nelle mani di Salvini: "Io non tradisco gli italiani, se la Lega vuole la crisi lo dica chiaramente ma c'è il rischio che torni l'asse Pd-Fi". Anche perché, avverte il vicepremier negando qualsiasi alleanza con il Pd: "Se cade questo governo si va al voto".