IL PIANO ANTICIPATO DA "IL FOGLIO"

Governo, Mantovano prepara la stretta: "Niente più scorta degli 007 agli ex premier"

La misura riguarderebbe una serie di ex presidenti del Consiglio: Paolo Gentiloni, Matteo Renzi, Mario Monti, Romano Prodi e Massimo D'Alema. Proprio Renzi si è scagliato contro l'esecutivo Meloni: "È una vendetta contro di me"

31 Mag 2025 - 09:24
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Dal 2026 sarà rimossa la scorta dei Servizi segreti agli ex premier, per i quali resterà esclusivamente il dispositivo predisposto e curato dal ministro dell'Interno. È quanto prevede il piano stilato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, autorità delegata agli 007. La misura riguarderebbe una serie di ex presidenti del Consiglio: Paolo Gentiloni, Matteo Renzi, Mario Monti, Romano Prodi e Massimo D'Alema. Proprio Renzi si è scagliato duramente contro il governo: "È una vendetta contro di me".

Come anticipato da Il Foglio c'è anche chi, come Mario Draghi e Giuseppe Conte, non beneficia della scorta mista, ma ha solo quella gestita dal Viminale. Il taglio delle scorte, si legge ancora nell'articolo, sarebbe stato motivato da Mantovano "come un atto dovuto, l'applicazione di una circolare emanata dal secondo governo Conte".

La lettera del sottosegretario ha invitato dunque gli ex premier interessati dal doppio dispositivo "a prendere contatti con il ministero dell'Interno, ai fini dell'attivazione delle previste procedure di legge per l'assegnazione del servizio di protezione".

L'attacco di Renzi: "Vendetta contro di me"

 Una "fuga di notizie" che ha mandato su tutte le furie il leader di Italia Viva ed ex primo ministro, Matteo Renzi, che si è scagliato contro Mantovano, "responsabile assieme a Giorgia Meloni della diffusione alla stampa della velina" impugnata come arma di ritorsione" nei suoi confronti. "In data 15 aprile 2025 - ha affermato Renzi - ho ricevuto una lettera riservata dal sottosegretario Mantovano. Conservo l'originale sulla mia scrivania. In data odierna ho risposto al sottosegretario anticipando via messaggio la mia missiva. Tre ore più tardi il sito de Il Foglio ha pubblicato la lettera di Mantovano mostrando l'immagine, da cui si evince chiaramente che solo Palazzo Chigi può aver passato la velina, perché nella mia copia non c'è il timbro azzurro simbolo del protocollo del sottosegretario". "Cosa significa tutto questo?", si è chiesto quindi Renzi. Significa che "Mantovano usa le veline senza rispettare le regole di riservatezza e rendendo pubblica corrispondenza in teoria privata. La sicurezza del Paese è nelle mani di un signore che si diverte a veicolare veline ai giornali anche su argomenti delicatissimi come la scorta delle figure istituzionali di questo Paese. L'atteggiamento di Mantovano è pericoloso, superficiale, incomprensibile".

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