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Conte: "Sviluppo, perso un ventennio" | E accelera su Semplificazioni e riforma del fisco

Il premier dal palco della Uil lancia la sua agenda per il Paese: cambiare il meccanismo della cassa integrazione, riforma fiscale, meno tasse sul lavoro, nuovo modello di sviluppo

"Quello alle spalle è  un ventennio perduto, per questo stiamo provvedendo a invertire la tendenza che ci vede assolutamente fragili e incapaci nella spesa per gli investimenti". E' quanto afferma Giuseppe Conte, intervenendo al Consiglio Federale della Uil. Il premier: "Via al tavolo per la riforma del fisco". E annuncia: "Dl Semplificazioni lunedì in cdm". Infine: "I recenti scioperi ci hanno fatto riflettere molto".

Per il presidente del Consiglio, le organizzazioni sindacali "hanno svolto un ruolo fondamentale" durante il lockdown sia "per la tutela dei lavoratori sia per la definizione delle misure economiche". "Non possiamo abbassare la guardia ma dobbiamo affrontare la situazione senza vivere nel terrore" perché "ci siamo attrezzati per reagire nel modo più efficace", sottolinea.

 

Riforma fiscale e dl Semplificazioni: si acceleraSul fisco, il premier ha spiegato che "con il ministro Gualtieri siamo d'accordo che la settimana prossima a Palazzo Chigi ripartirà il tavolo della riforma. Un riforma fiscale non si fa in pochi giorni, dobbiamo farla bene". "E avrà tre direttrici - annuncia -: semplificazione, contrasto all'evasione fiscale, anche tramite la promozione dei pagamenti digitali, e l'aumento dei redditi disponibili in favore di chi lavora e produce".

 

Nuovo modello di sviluppo Conte poi ribadisce quanto questa fase sia importante. Si tratta "di una fase diversa. E qui occorrono idee chiare, nuove. Dobbiamo ridefinire insieme un modello di sviluppo che si è rivelato foriero di diseguaglianze territoriali e sociali, che rischiano di essere amplificate. Siamo determinati a far si che questi divari non si acuiscano" nel post-Covid.

 

Scuola, scioperi e reazione del governo "Il dialogo deve essere franco - afferma poi Conte -, aperto, non ci dobbiamo prendere in giro. Significa raccogliere il vostro contributo ma significa anche distinzione di ruoli, significa mantenere anche la propria posizione. Avete fatto anche degli scioperi che noi abbiamo sempre accettato. L'ultimo lo avete fatto sulla scuola, dove ci avete fatto molto penare. E il governo risponde, decidendo di stanziare un ulteriore miliardo per non rischiare una riapertura senza garantire la massima sicurezza".

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