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Giorgia Meloni: "Rinvio riforma Cartabia senza rischi su Pnrr"

Provvedimenti anche sull'ergastolo ostativo e per frenare i rave party è stato introdotto un nuovo reato

Giorgia Meloni: "Rinvio riforma Cartabia senza rischi su Pnrr"<br />
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Tgcom24

Giorgia Meloni ha definito" simbolico" il primo provvedimento del governo sul tema della giustizia.

Nella conferenza stampa nella quale sono stati spiegati i provvedimenti presi nel Consiglio dei ministri, il premier ha parlato della decisione di rinviare al 30 dicembre l'attuazione della riforma Cartabia sui processi, spiegando che lo slittamento dell'entrata in vigore della norma "non cambia nulla ai fini degli obiettivi da rispettare per il Pnrr". Nominati anche i sottosegretari e i viceministri che il 2 novembre giureranno al Quirinale.

 

L'omaggio ai bimbi di San Giuliano di Puglia - "Abbiamo aperto il consiglio dei ministri tributando il nostro pensiero all'anniversario di una delle stragi che ci hanno colpito di più: la vicenda dei 27 bimbi e della maestra che a San Giuliano di Puglia sono morti per una scuola fatiscente. Lo abbiamo fatto per" ricordare "l'impegno che abbiamo in tema di messa in sicurezza degli edifici scolastici", ha detto Giorgia Meloni in conferenza stampa dopo il Cdm. 

 

"Con rinvio riforma Cartabia nessun rischio per Pnrr" - "Nel decreto c'è anche la norma che riguarda la riforma Cartabia"., ha detto il premier Giorgia Meloni. "Qualcuno ha detto che con questo rinvio rischiamo di far saltare una delle milestones del Pnrr". Invece, "ai fini del Pnrr non cambia nulla. Ci siamo presi due mesi mantenendo impegni presi con commissione Ue, per valutare se vi siano questioni da perfezionare. Ma non c'è alcun rischio che venga compromesso ". "Nel decreto - ha spiegato la Meloni - è inserita anche un'altra norma che riguarda il tema della giustizia, nello specifico la riforma Cartabia. Il prossimo due novembre sarebbe entrata in vigore la riforma Cartabia per la parte che riguarda il processo penale. Però nei giorni scorsi il nostro ministro della giustizia è stato raggiunto da una lettera a firma di tutti i procuratori d'Italia" che denunciava il rischio di "problemi significativi" perché "la norma prevede molti adempimenti ma i nostri uffici giudiziari non sono pronti". Insomma, "si rischiava "una paralisi del nostro sistema giudiziario. E si rischiava anche che una serie di detenuti uscissero dal carcere". Sarebbe stato un "segnale diametralmente opposto a quello che questo governo vuole dare, cioè che in Italia non c'è certezza della pena".

 

Su rave party introdotta nuova fattispecie reato - Con la norma sui rave party "interveniamo sulla materia con una norma che prevede un reato nuovo, quello di invasione per raduni pericolosi". Lo ha annunciato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. "Inizialmente si era ragionato di intervenire su un'aggravante per il reato che già esiste, e cioè Invasione di terreni ed edifici, ma abbiamo scelto di introdurre un reato nuovo e diverso per evitare che si inserisse tra i reati contro il patrimonio e non per l'incolumità pubblica" ha spiegato Meloni. "Voglio ringraziare il ministro Piantedosi per la sua celerità e per aver dato un segnale di uno Stato che non ha voluto mostrarsi inerte di fronte all'illegalità e vuole rispondere immediatamente", ha detto Giorgia Meloni parlando dell'intervento per bloccare a Modena un rave party, una modalità "che abbiamo ampiamente contestato negli anni scorsi". 

 

Meloni: "Sono fiera che nel primo dl misure contro la criminalità organizzata" - Il decreto approvato in Cdm "è molto importante per i provvedimenti che porta, per me anche a tratti simbolico. Durante la relazione alle Camere ho ricordato la strage di via D'Amelio, sono fiera del fatto che il primo provvedimento del governo contenga una norma" per il contrasto della criminalità organizzata", ha detto Giorgia Meloni.

 

"Stop a obbligo vaccino Covid, recuperiamo 4mila medici - "L'obbligo vaccinale è scaduto lo scorso giugno e sopravviveva fino a dicembre per gli operatori sanitari. Noi abbiamo deciso di anticipare all'1 novembre la fine dell'obbligo e questo ci consente di recuperare 4mila persone ora ferme in un sistema sotto-organico". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni aggiungendo: "Confermiamo l'uso delle mascherine ho letto notizie di ogni genere che non corrispondevano a verità".

 

"Su ergastolo ostativo in dl norma approvata Camera" - Sull'ergastolo ostativo "abbiamo scelto di inserire in un decreto la norma esattamente come approvata dalla Camera, per rispetto anche al lavoro del Parlamento e per dare tempo al nuovo parlamento per convertirla o ragionare sui miglioramenti", ha detto ancora in conferenza stampa il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Con il primo decreto, ha sottolineato, abbiamo "deciso di intervenire su materia che ci sta particolarmente a cuore, il carcere ostativo. Da diversi anni è previsto che i benefici possano essere concessi nel caso di detenuti per reati di mafia solo nel caso in cui collaborino. Questa norma è figlia dell'insegnamento di Falcone e Borsellino. Una norma a lungo osteggiata dalla criminalità organizzata, finita nei papelli della mafia. E' oggetto di un dibattito all'indomani di diverse sentenze in cui si dice che la norma così come è oggi ha dei profili di incostituzionalità perché non rispetta il principio della rieducazione della pena. La Consulta, con una sua sentenza, rimandava al Parlamento. Il Parlamento ci ha lavorato, la Camera ha approvato una norma all'unanimità ma per effetto della fine della legislatura non è stata approvata anche al Senato. La prossima riunione della Consulta è prevista per l'8 novembre e in assenza di una iniziativa ci ritroveremo inevitabilmente con un pronunciamento definitivo e allora abbiamo scelto di  inserire in un decreto la norma esattamente come approvata dalla Camera, per rispetto anche al lavoro del Parlamento e per dare tempo al nuovo parlamento per convertirla o ragionare sui miglioramenti".

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