LA POLEMICA

Frasi su Salvini, Linus bacchetta Fabio Volo: "Non era autorizzato, mi scuso"

Il direttore di Radio Deejay interviene dopo le parole del conduttore sul leghista che era andato a citofonare a un tunisino a Bologna: "Ha detto una cosa sacrosanta e condivisibile ma passa dalla parte del torto per il linguaggio"

23 Gen 2020 - 10:45
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Dopo le parole di Fabio Volo su Matteo Salvini e la replica del leghista al conduttore, arrivano le scuse di Linus. "Quei commenti non erano autorizzati, mi scuso", ha scritto su Instagram il direttore di Radio Deejay secondo cui il pensiero di Volo è "condivisibili" ma non con quel linguaggio. Il riferimento è al duro attacco fatto a Salvini dopo che quest'ultimo era andato a citofonare a un tunisino, a Bologna, chiedendo se fosse uno spacciatore. 

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Due parole sulla vicenda Volo / Salvini. Viviamo in un’epoca in cui si pensa che si possano affrontare temi delicati come la politica sulle pagine di un social network. Non si può. Non c’è lo spazio, non c’è il tempo. Quindi non si fa. O si fa solo se si è in malafede. Di politica, cioè di vita, si dovrebbe parlare guardandosi negli occhi, altrimenti si riduce tutto al solito triste tifo da stadio. Oppure a un comizio. Come ha fatto Fabio, in maniera scomposta e senza la mia autorizzazione, questa mattina. È un comizio quando una persona esprime dei concetti e chi hai di fronte sai già che non avrà modo di ribattere. Per questo non si fa. Quello che ha detto Fabio, cioè che Salvini a Bologna si è comportato da bullo arrogante, è sacrosanto e condivisibile da qualunque persona perbene. Ma si passa dalla parte del torto nel momento in cui lo si fa usando il linguaggio che ha usato Fabio (di cui mi scuso a nome della radio che dirigo) e quando soprattutto sai già che non ci sarà modo di avere un confronto. Perché purtroppo la gente non è disponibile nè a parlare nè ad ascoltare, ma vuole soltanto vedere confermate le proprie posizioni. È sbagliato ma è così, e siccome noi che andiamo in onda su una radio come la nostra lo sappiamo, sappiamo anche che non ce lo possiamo permettere. Una piccola cosa però ci tengo a precisare, che dà l’idea della superficialità di molti che mi hanno scritto: il mio “padrone” da qualche mese a questa parte si chiama John Elkann, gruppo Exxor, o FCA se preferite. Non mi risulta siano di sinistra. Leggete, informatevi, ragionate con la vostra testa. E poi sì, votate per chi cazzo volete. Grazie L

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"E' un comizio, non si fa" - Tramite social, dunque, è arrivata la tirata d'orecchie di Linus a Fabio Volo. Il direttore di Radio Deejay ha scritto: "Viviamo in un'epoca in cui si pensa che si possano affrontare temi delicati come la politica sulle pagine di un social network. Non si può". Linus ha bacchettato Volo per essersi espresso in maniera scomposta e senza essere autorizzato. "È un comizio quando una persona esprime dei concetti e chi hai di fronte sai già che non avrà modo di ribattere. Per questo non si fa", ha sottolineato. 

L'errore è nel linguaggio - Linus ha poi aggiunto di ritenere "sacrosanto e condivisibile" "quello che ha detto Fabio, cioè che Salvini a Bologna si è comportato da bullo arrogante". Ma, ha sottolineato, "si passa dalla parte del torto nel momento in cui lo si fa usando il linguaggio che ha usato Fabio". E qui il riferimento è alle parole del conduttore che, riferendosi al leader della Lega, aveva detto: "Vai a suonare ai camorristi se hai le palle... Fallo con i forti lo splendido, non con i deboli , str...". 

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