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Fondi russi alla Lega, aperta un'inchiesta per "corruzione internazionale": indagato Savoini

Salvini su Facebook: "Ci attaccano perché abbiamo molti voti e siamo scomodi". Conte: "Ho fiducia, ma inchiesta deve fare il suo corso". M5s: "Commissione dʼinchiesta sui finanziamenti di tutti i partiti"

Fondi russi alla Lega, aperta un'inchiesta per
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E' indagato dalla procura di Milano Gianluca Savoini, presidente dell'associazione Lombardia-Russia ed ex portavoce di Salvini.

Per lui si ipotizza la "corruzione internazionale" nell'inchiesta sui presunti finanziamenti russi ricevuti dalla Lega. Il fascicolo, aperto dopo articoli de L'Espresso di febbraio, è affidato al procuratore Fabio De Pasquale e ai pm Gaetano Ruta e Sergio Spadaro. Savoini è stato intercettato con esponenti del Cremlino.

Sono già state sentite alcune persone dalla Procura di Milano nell'ambito dell'inchiesta sui presunti fondi russi alla Lega. L'indagine nasce dagli articoli de L'Espresso e dall'audio pubblicato sul sito americano BuzzFeed, con la voce di Gianluca Savoini, leghista presidente dell'associazione Lombardia-Russia, che a Mosca avrebbe trattato con alcuni russi per far arrivare fino a 65 milioni di dollari alla Lega nell'ambito di affari legati al petrolio ma non si sa se l'intesa sia mai andata in porto.

La Procura di Milano era comunque già entrata in possesso da diverse settimane dei file audio relativi all'incontro del 18 ottobre scorso avvenuto nella hall dell'hotel Metropol di Mosca tra Gianlica Savoini, ex portavoce del ministro dell'Interno Matteo Salvini e fondatore dell'associazione Lombardia-Russia, e altre 5 persone. Tra loro ci sarebbe stato un manager vicino al Cremlino, un traduttore e una terza persona di origine russa, oltre a un avvocato italiano e a un altro interlocutore italiano. Non si sa ancora se i magistrati, che indagano per corruzione internazionale, abbiano trovato i file audio e li abbiano acquisiti dopo aver avviato le indagini a seguito dell'inchiesta giornalistica o se qualcuno li abbia consegnate direttamente alla Procura.

"Noi attaccati perché scomodi - "Il partito più votato d'Europa non deve avere nulla perché sono razzisti, sovranisti, populisti, prendono i soldi in Russia... zero. Dalla Russia ho sempre portato matrioske, Masha e Orso per mia figlia e chi dice il contrario mente sapendo di mentire", ha sottolineato il leader della Lega Matteo Salvini, in una diretta Facebook: "Siamo scomodi, siamo indagati, siamo minacciati: è evidente. Però voglio un governo che corre, che fa che cresce che scommette sul merito, non che torna indietro", ha affermato ancora Salvini.

Conte: "Ho fiducia in Salvini" - Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, sul caso Lega-Russia, ha detto di avere "fiducia in Matteo Salvini". Ma ha anche avvertito che "la magistratura deve fare il suo corso". 

La Russia: "Nessuna ingerenza nella politica italiana" - Da parte sua il governo russo ha dichiarato di non essere coinvolto nella politica italiana "né in quella di altri Paesi". Una fonte diplomatica russa di alto livello ha definito "ridicole" le accuse mosse in base a un file audio "con qualcuno da qualche parte che parla russo".

M5s: "Commissione d'inchiesta sui fondi di tutti i partiti" - Intanto il M5s ha fatto sapere che "voterà sì a una commissione d'inchiesta sui finanziamenti a tutti i partiti, le associazioni e fondazioni collegate. Dal Pd aspettiamo ancora i nomi dei componenti della commissione d'inchiesta sulle banche".

Lega: "I nostri bilanci sono trasparenti" - "I nostri bilanci sono pubblici e trasparenti, nessun problema". Lo hanno affermato fonti della Lega, interpellate sulla proposta di una commissione d'inchiesta sui fondi ai partiti, sostenuta anche dal Movimento 5 Stelle.