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Lega, al Senato lite Pd-Casellati su interrogazioni sui fondi russi

In Aula la presidente aveva detto: "Il Senato non può essere il luogo del dibattito che riguarda pettegolezzi giornalistici". Scatenando le proteste del partito di Zingaretti

Lega, al Senato lite Pd-Casellati su interrogazioni sui fondi russi - foto 1
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"Non ho mai visto una conduzione dell'Aula così faziosa e imbarazzante, come in questa legislatura al Senato.

Si rassegni, la Presidente Casellati, tutta protesa a cercare il consenso della Lega: non la eleggeranno comunque al Quirinale". Lo ha detto il senatore del Pd, Salvatore Margiotta, sulla "decisione della Presidenza di impedire una modifica dell'ordine dei lavori per discutere la vicenda dei presunti finanziamenti russi alla Lega".

Tutto il Pd protesta duramente contro la decisione della presidente del Senato, che aveva dichiarato: "Il Senato non può essere il luogo del dibattito che riguarda pettegolezzi giornalistici". "Le parole ascoltate dalla Casellati in Aula sono gravissime. Intanto esprimono dei giudizi sulle opinioni dei parlamentari e questo è inaccettabile. Poi definiscono 'chiacchiericcio' rivelazioni uscite nelle ultime ore sulla Lega, sul partito di Salvini che hanno rilevanza internazionale e sono attenzionate dalle testate di tutti i giornali e va decisamente oltre la sua funzione, che deve essere super partes nella gestione dell'Aula", afferma il capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci.

"La sua è una gestione di parte, un atteggiamento gravissimo che impedisce al Pd e a tutta la comunità nazionale di sapere la verità", ha replicato Marcucci ancora al presidente Casellati, parlando con i cronisti, dopo il battibecco in Aula sulle interrogazioni Pd sui presunti fondi russi alla Lega. "Salvini dice che non ha niente da nascondere - ha continuato Marcucci -. E' molto semplice: la presidente accolga la nostra richiesta, lo fa venire in Aula e ci riferisce e spiega nel dettaglio questa vicenda. Noi saremo soddisfatti e il Paese avrò onesta' e chiarezza".