DOPO LE PAROLE SULL'IRRUZIONE ALLA "STAMPA"

Firenze, il sindaco Funaro: "Non è opportuno dare la cittadinanza a Francesca Albanese"

Il primo cittadino: "Ha mandato messaggi che portano a dividere". Dibattito politico anche a Bologna

01 Dic 2025 - 22:39
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Il sindaco di Firenze, Sara Funaro, ha annunciato di non ritenere opportuno conferire la cittadinanza onoraria alla relatrice Onu Francesca Albanese. La decisione arriva a due giorni dalla discussione, in programma il 3 dicembre, in commissione pace di Palazzo Vecchio. Funaro evidenzia come "in più occasioni, Albanese ha dimostrato di mandare messaggi che portano a dividere più che unire nella comune causa a difesa del popolo palestinese. Per questo come sindaca della città di Firenze non ritengo opportuno consegnarle la cittadinanza onoraria".  

"L'irruzione alla Stampa è un fatto gravissimo, non condivido le dichiarazioni di Albanese"

 Funaro ha aggiunto che "l'irruzione nella sede del quotidiano La Stampa è un fatto gravissimo che ho condannato immediatamente, esprimendo solidarietà al direttore e ai giornalisti. Gesti come questo non hanno nulla a che vedere con i valori della pace e con la difesa del popolo palestinese, ancora oggi vittima di crimini gravissimi". E ancora: "Su quanto è accaduto alla redazione della Stampa non ci può essere una condanna con un 'ma'. Non possono esserci moniti al giornalismo che è libero ed è presidio di democrazia. Per questo non condivido e prendo le distanze dalle dichiarazioni di Albanese. Firenze è città di ponti e di pace, ha sempre dato riconoscimenti a persone che hanno fatto enormi sforzi per unire".

Le polemiche a Bologna

 Non solo Firenze. La cittadinanza onoraria conferita il 6 ottobre ad Albanese dal Comune di Bologna è tornata al centro del dibattito dopo le sue parole sull'incursione alla Stampa. La relatrice speciale delle Nazioni Unite aveva commentato l'episodio affermando che "non bisogna commettere atti di violenza nei confronti di nessuno, ma al tempo stesso questo sia un monito alla stampa per tornare a fare il proprio lavoro". Una frase che ha suscitato reazioni immediate nel capoluogo emiliano e che ha riaperto una discussione già complessa all’interno della maggioranza di centrosinistra. Le dichiarazioni hanno infatti alimentato dubbi e ripensamenti tra consiglieri che, in passato, avevano sostenuto l'onorificenza.

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