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Ddl Zan, bagarre al Senato: ma le pregiudiziali per fermare la legge vengono bocciate | Renzi: "Accordo a un passo" | Salvini: "Superare ideologie"

Respinta la pregiudiziale di costituzionalità presentata da Fdi e Lega con 124 sì, 136 no e quattro astenuti

Ddl Zan, tensione al Senato

E' caos al Senato con la presidente Casellati costretta a convocare la capigruppo per decidere le votazioni sulle pregiudiziali al ddl Zan. Quella presentata da Fdi e Lega è stata bocciata dall'Aula con 124 sì, 136 no e quattro astenuti. Fissato il termine per la presentazione degli emendamenti per martedì 20 alle 12. 

Dopo il voto sulla pregiudiziale di costituzionalità al Senato, il disegno di legge Zan torna in Aula mercoledì. Si riprende alle 9:30 con il voto delle sospensive, poi comincerà la discussione generale del provvedimento.

 

Renzi: "Voteremo contro la questione pregiudiziale, ddl Zan resti in Aula" - "Italia viva voterà contro la questione pregiudiziale (per bloccare il disegno di legge Zan, ndr) ma ci sono momenti nella vita delle istituzioni democratiche in cui dobbiamo ricordarci chi siamo: non siamo influencer che mettono dei like o che pensano che la politica fa schifo e nemmeno siamo quelli che pensano che in Italia si debba superare il bicameralismo". L'ha detto in Aula il senatore e fondatore di Italia viva, Matteo Renzi. E ha aggiunto: "Finchè ci sono due Camere qui dentro si discute, altrimenti si sta dando ragione all'antipolitica". "Il mio appello è molto semplice - continua Renzi -: si faccia un accordo sui punti legati all'articolo 1, 4 e 7 e, fatto questo, si chieda a tutte le forze politiche di portare la discussione alla Camera entro 15 giorni". "Se invece si va allo scontro, avrete distrutto la vita di quei ragazzi", ha aggiunto riferendosi alle vittime di violenze di omofobia. 

 

Salvini: "Chiedo di superare gli steccati ideologici" - "Ai colleghi senatori chiedo di superare gli steccati ideologici, guardandoci in faccia. Non penso che in Aula ci sia un solo senatore che discrimini in base al sesso e alla sua scelta di vita, e se c'è vuol dire che è un cretino che non merita di stare in quest'aula". Questo l'intervendo del leader della Lega, Matteo Salvini. "Quando io da segretario della Lega firmo le liste non chiedo 'sei omosessuale, sei eterosessuale', io cerco di trovare uomini e donne in gamba, senza ghettizzare nessuno, senza etichettare nessuno", aggiunge. "Io ringrazio i promotori di questa legge, e spero che il tratto finale di questo percorso ci veda insieme perché sarebbe un bellissimo segnale", ha detto ancora Salvini per poi aggiungere: "Se l'obiettivo comune è quello di tutelare il diritto all'amore, che è sacro, alla libertà, poniamo un attimo da parte la bandiera, l'ideologia, il paraocchi".

 

 

Malan: "Fi vota in favore pregiudiziali" - "Forza Italia non ha presentato pregiudiziali, ma votera' in favore di  tutte le pregiudiziali presentate". Lo annuncia in Aula il senatore azzurro Lucio Malan.

 

Insulti, urla e fischietti in Aula, Lega chiede mediazione che però salta - Il ddl Zan è arrivato al Senato "in un clima incandescente", come lo ha definito la stessa presidente del Senato Elisabetta Casellati durante la tesa seduta fra urla, insulti e fischietti in Aula. "Gli europei li abbiamo già vinti, non voglio un clima da stadio", aveva chiosato Casellati per calmare gli animi. Il caos è scoppiato dopo l'accoglimento da parte di Casellati della richiesta del presidente della commissione Andrea Ostellari (Lega) di una riunione dei capigruppo per verificare la possibilità di una mediazione su un testo modificato. Pd, Leu e M5s hanno contestato la richiesta di Ostellari ricordando che l'Aula ha già votato per la  calendarizzazione del ddl Zan e "non si può tornare indietro", come ha spiegato l'ex presidente del Senato Pietro Grasso in un concitato intervento.
Iv, Fi e Fdi hanno appoggiato la richiesta di Ostellari. Casellati ha poi sospeso la seduta e convocato la capigruppo precisando che la decisione di riunirla era stata presa indipendentemente dalla richiesta di Ostellari.
 

 

M5s: "Lega non interessata a mediazione, si voti in Aula"

"La Commissione Giustizia è stata calpestata nelle sue prerogative, il presidente Ostellari ci ha impedito il voto anche sulla calendarizzazione. Ora bisogna rispettare il voto dell'aula del Senato sulla calendarizzazione del provvedimento e avviare la discussione generale sul ddl Zan". Lo ha detto in Aula Alessandra Maiorino, senatrice del M5s,  aggiungendo che "una mediazione sarebbe possibile se chi vuole mediare fosse davvero interessato ai diritti delle persone. Così non è. La Lega ha sempre negato che esista un problema di omotransfobia". 

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