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Al Senato parte la battaglia sul ddl Zan: maggioranza divisa | Renzi: "No a un ritorno in Commissione"

Leu, M5s e gran parte del Pd chiedono l'approvazione senza modifiche, mentre la Lega intende bloccare o modificare il provvedimento. E Italia Viva annuncia emendamenti

Si apre una settimana decisiva per il ddl Zan, che approda in aula al Senato dopo il via libera ricevuto alla Camera. Ma il destino del provvedimento resta incerto: la maggioranza continua infatti a essere divisa, con Leu, M5s e gran parte del Pd vogliono l'approvazione definitiva senza modifiche, mentre la Lega intende "bloccare o quanto meno modificare" il testo. E Italia Viva ha già annunciato la presentazione di emendamenti, anche se il leader Matteo Renzi si è detto "contrario al ritorno in Commissione". 

Il rischio dei "franchi tiratori" - Alla vigilia dell'approdo in Senato, i numeri sul ddl Zan appaiono risicati. Fari puntati sui franchi tiratori, color che approfittando del voto a scrutinio segreto potrebbero non seguire le indicazioni di partito: se ne contano sei o sette nel Pd e altrettanti tra le file dei pentastellati. 

 

Pride, in giro per Milano si celebra l'orgoglio omosessuale | Ddl Zan, Letta: "I numeri per approvarlo ci sono"

Si è aperta con una lunga biciclettata dalla Stazione Centrale fino all'Arco della Pace - dov'è il palco per musica e dibattito in questa edizione a sostegno del ddl Zan, con il deputato dem ospite della piazza - la giornata arcobaleno di Milano a conclusione della Milano Pride Week. Nel capoluogo è intervenuto anche il sindaco Beppe Sala, che esorta ad "approvare in fretta il provvedimento, che non deve essere modificato". 

 

In contemporanea si celebra l'orgoglio omosessuale anche a Roma, Ancora, L'Aquila, Faenza e Martina Franca per riaffermare che sul ddl Zan non si arretra e non verrà accettato alcun compromesso, sotto lo slogan "Lo vogliamo così com'è". Il segretario dem Enrico Letta, invece, ricorda che "i numeri per approvarlo ci sono", e aggiunge che "i comportamenti arrivati fin ora dalla controparte politica non sono finalizzati al cambiamento della legge, ma ad affossarla e cancellarla". Gli fa eco il deputato Zan: "Salvini vuole risolvere la questione, ma come possiamo sederci a un tavolo con chi appoggia la legge di Orban?".

 

 In questo sabato Pride sono in programma parate anche a Parigi, Siviglia e Los Angeles (che ospiterà il TransPride), mentre a Dublino, tradizionalmente il Gay Pride più famoso perché dura 10 giorni, quest'anno ci sarà soltanto un evento virtuale a causa del Covid.

 

 

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Renzi: "No a battaglie di principio" - "Con un accordo, la legge Zan verrebbe approvata in Senato in due giorni", assicura Matteo Renzi. "Vogliamo portarla a casa o vogliamo fare una battaglia di principio? Dico alla Lega di non fare passi indietro per riportare la legge in Commissione, ma anche alla sinistra di non rincorrere le bandierine - continua il leader di Italia viva - perché se poi si va sotto sapete di chi è la colpa". 

 

 

Marcucci (Pd): "Non diciamo o legge o morte" - Nei giorni precedenti all'arrivo del decreto contro l'omotransfobia, anche l'ex capogruppo dem al Senato Andrea Marcucci aveva aperto ad alcune modifiche, chiedendo al segretario di partito Letta di cambiare strategia, perché "se diciamo 'o legge o morte', la morte è assicurata. C'è tempo per arrivare a un compromesso". 

 

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La Lega tenta di tornare in Commissione - Prima di entrare in Senato per la discussione, il presidente della commissione Giustizia Andrea Ostellari (Lega) ha convocato i componenti di quest'ultima per chiedere un confronto sulla sintesi avanzata da lui stesso nelle scorse settimane. L'obiettivo del Carroccio è quello di riportare il ddl in Commissione.

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