D'Incà: "Insegnanti no vax possono rientrare a scuola, ma non insegnare"
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento ha chiarito la norma relativa ai docenti che non adempiono all'obbligo vaccinale
Gli insegnanti non vaccinati possono rientrare al lavoro, ma non possono insegnare.
Per effetto dell'ultimo decreto Covid, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 24 marzo 2022, non è più prevista la sospensione per chi non si vaccina pur rientrando in una delle categorie sottoposte all'obbligo di vaccinazione. Ma "sottrarsi all'obbligo vaccinale per gli insegnanti ha una peculiare conseguenza: la vaccinazione costituisce un requisito essenziale per lo svolgimento delle attività didattiche a contatto con gli alunni", ha precisato il ministro per i Rapporti per il Parlamento, Federico D'Incà, rispondendo al question time alla Camera.
"Di qui l'utilizzazione del docente non vaccinato - ha proseguito D'Incà, in attività di supporto alla istituzione scolastica, quali, a titolo esemplificativo, le attività anche a carattere collegiale, di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione e la conseguente sostituzione, per l'attività didattica, con supplenti". Questa la norma. Per quanto riguarda la sua spiegazione, il ministro ha detto che "gli insegnanti inadempienti disattendono il patto sociale ed educativo su cui si fonda la comunità nella quale sono inseriti".
"Il puro e semplice rientro in classe - ha spiegato - avrebbe comportato un segnale altamente diseducativo. Per questo si è dovuto trovare un ragionevole equilibrio tra il diritto dei docenti non vaccinanti di sostentarsi e il loro dovere di non smettere mai di fornire il corretto esempio".
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