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Cultura, Sangiuliano: "Usare parole straniere è snobismo radical chic"

Il ministro: "È giusto inserire la lingua italiana nella Costituzione"

Cultura, Sangiuliano: "Usare parole straniere è snobismo radical chic" - foto 1
Ansa

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, sostiene l'idea di inserire la lingua italiana nella Costituzione.

E in un'intervista al Messaggero critica "un certo abuso dei termini anglofoni" appartenente "a un certo snobismo, molto radical chic, che spesso nasce dalla scarsa consapevolezza del valore globale della cultura italiana e della sua lingua, ricca di vocaboli sfumature diverse".

"Giusto inserire la lingua italiana nella Costituzione"

 Il ministro dice sì all'ipotesi di inserire l'italiano nella Costituzione. "La consacrazione della lingua nazionale è in molte Costituzioni, di gran parte dei Paesi non solo europei, come ha opportunamente ricordato Federico Guiglia", sottolinea. "Quindi si tratta di essere coerenti con altre grandi nazioni europee e occidentali, e già il presidente Meloni presentò una proposta in tal senso. Poi, naturalmente, la riforma va armonizzata con il quadro di riforme a cui sta lavorando il ministro Casellati".

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