TAVOLO A MONTECITORIO

Crisi di governo, scontro tra Italia viva e Cinquestelle su Mes e reddito di cittadinanza | Pd: "Discussione complessa", Fico torna al Quirinale

Stallo al tavolo di confronto sul programma: alla fine dei lavori verrà redatto un verbale con i temi e le eventuali distanze

01 Feb 2021 - 23:00
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Al tavolo di confronto sul nuovo governo la tensione resta alta. Renzi spinge per arrivare al nuovo esecutivo entro la settimana e chiede subito un programma e un documento di sintesi. Propone anche la bicamerale per le riforme guidata dall'opposizione e insiste sul Mes, ma i Cinquestelle dicono no e rilanciano su reddito di cittadinanza, salario minimo, equo compenso e una riforma elettorale che reintroduca le preferenze. Il Pd parla di "discussione complessa". Fico cerca la quadra per poter tornare al Quirinale con un'indicazione chiara.

Renzi chiede un documento scritto Il primo nodo del contendere riguarda l'esito finale del confronto. I renziani insistono perché si arrivi ad un "documento scritto" in cui i punti chiave "vengano messi nero su bianco", come chiesto dall'ex premier dopo l'incontro con Fico. Secondo le altre forze, però, la stesura di un programma completo spetta piuttosto al presidente incaricato e, nel caso specifico, a Giuseppe Conte, se alla fine si raggiungesse un accordo intorno al suo nome.

Il documento scritto "arriverà con il presidente del Consiglio incaricato, prima non ha senso", chiariscono i pentastellati.  "A Fico spetta capire se ci sono le condizioni programmatiche e numeriche per formare un nuovo governo, il presidente della Camera non ha richiesto alcun documento scritto e noi ne prendiamo atto", sottolineano da Leu e Centro democratico, mentre i Dem aprono a una "bozza di lavoro" che punti essenzialmente "capire se ci sono nodi insormontabili". Alla fine della giornata si parla di un verbale scritto che sarà steso alla fine di lavori, con i temi affrontati e le eventuali distanze nelle posizioni dei partiti coinvolti.

Lo scontro sui temi Il confronto è serrato anche sui temi. Il Partito democratico chiede un piano per l'occupazione femminile, la parità salariale, politiche attive del lavoro con tanto di riforma degli ammortizzatori sociali. La revisione del sostegno a chi perde il lavoro è anche una delle priorità dei 5S, che però non mancano di mettere in cima all'agenda l'introduzione del salario minimo e soprattutto il completamento del reddito di cittadinanza. Che si sa non è mai andato giù a Italia viva, che vorrebbe da tempo anche far saltare anche il presidente dell'Inps Tridico e il capo dell'Anpal Parisi. E poi c'è il Mes: il partito di Renzi dice al tavolo di volerlo, almeno in parte. Ma il Movimento, che deve gestire forti tensioni interne, non molla: aprire a una trattativa su questo non si può, il no è netto.

Il capitolo giustizia C'è poi il capitolo giustizia. Italia viva - che Renzi tornerà a riunire all'ora di pranzo - vuole un cambio di passo, nel mirino l'impostazione del Guardasgilli e capodelegazione al governo per i 5S Bonafede. Martedì l'esploratore Fico dovrà salire al Colle per riferire al Capo dello Stato l'esito del lavoro di questi giorni ma il cammino per il Conte-ter è ancora in salita. I lavori sul programma riprenderanno alle 9, poi il presidente della Camera potrebbe anche tentare un secondo giro di consultazioni.

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