LE DISPARITA'

Covid, Mattarella: "Subito un'equa distribuzione dei vaccini, bisogna darli ai Paesi poveri" | Clima, "è l'ora di agire"

Il Capo dello Stato alla Conferenza ministeriale "Incontri con l'Africa": "Quel continente, che ospita il 17% della popolazione mondiale,  ha ricevuto solo il 2% della produzione mondiale di anti-Covid"

08 Ott 2021 - 12:55

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella auspica di risolvere presto ed efficacemente "il problema di un'equa distribuzione" dei vaccini anti-Covid nel mondo. E, alla Conferenza ministeriale "Incontri con l'Africa", dichiara: "L'Africa, che ospita il 17% della popolazione, ha ricevuto solo il 2% della produzione mondiale di vaccini". Il Capo dello Stato esorta anche ad "agire subito" sui cambiamenti climatici: "Non è più tempo di ambiguità". 

Africa, "stimolare l'industria farmaceutica locale" - In merito alla questione vaccini e Africa, Mattarella spiega: "La vera risposta è stimolare l'industria farmaceutica locale. In questo senso l'Europa ha deciso di investire un miliardo di euro per stimolare il vaccino africano e l'Italia lo sostiene, perché nessuno ne sarà fuori se non se saremo tutti fuori". 

Clima, "raggiungere e superare gli obiettivi previsti" - E sui cambiamenti climatici: "Bisogna garantire il massimo sforzo per raggiungere e superare gli obiettivi delle riduzioni previste. La prossima Cop26 farà da spartiacque e ne dobbiamo essere consapevoli. Non è ammesso distrarsi". Sulla questione, chiarisce, "il continente africano deve far sentire alta la sua voce. La produzione di energia pulita e la sua distribuzione sono fondamentali per l'Africa". 

"Lotta senza quartiere al terrorismo" - Un altro tema, aggiunge Mattarella, "è la necessità di lotta senza quartiere al terrorismo e a tutti i fondamentalismi, che continuano a rappresentare una minaccia per i nostri continenti, per i nostri valori, per i nostri popoli. Forze violente, pur se minoritarie, tengono in ostaggio intere popolazioni. Gli africani sono in prima linea su questo fronte. Dal Sahel alla regione dei Grandi Laghi, dalla Somalia al Mozambito, milioni di donne e uomini sono oppressi da formazioni terroristiche. Migliaia di militari e civili, nelle numerose missioni dell'Unione africana e delle varie Organizzazioni regionali, cercano di opporsi". 

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