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"Cecchino spara contro chi canta 'Bella ciao'", consigliere leghista chiede scusa per il post su Facebook

Emilio Iacopi, brigadiere dellʼArma dei carabinieri di Sarzana, fa dietrofront dopo le polemiche. Rixi: "Prenderemo provvedimenti". Il ministro Guerini: "Aperta unʼinchiesta"

Un bufera politica si è abbattuta sul consigliere di Sarzana (La Spezia) Emilio Iacopi, che il 25 Aprile ha pubblicato su Facebook l'immagine di un cecchino (preso dal film The Sniper, ndr) che spara contro chi canta "Bella ciao". Il post ha fatto il giro del web scatenando le polemiche e ora il leghista, che è un brigadiere dell'Arma dei carabinieri, chiede scusa. 

Le scuse "Sono molto amareggiato per l'effetto che ha avuto la condivisione di un'immagine, decisamente inopportuna, sul mio profilo Facebook ieri. Ho commesso una leggerezza, dovuta anche alla mia poca dimestichezza con le tecnologie, e me ne scuso", ha affermato Iacopi.

 

L'intervento di Rixi Iacopi è stato richiamato da Edoardo Rixi, commissario della Lega in Liguria, il quale ha "stigmatizzato quanto pubblicato dal consigliere" e ha annunciato "provvedimenti". "Iacopi è capogruppo di una forza politica - ha detto Rixi - e, anche se ha spiegato di una vicenda dolorosa che ha coinvolto la sua famiglia nel '45, non rappresenta solo se stesso. Penso ci saranno provvedimenti". Della questione si è occupata anche la commissaria della Lega spezzina e parlamentare Stefania Pucciarelli. "Non possiamo essere d'accordo sua condivisione di un post del genere. Spero che d'ora in avanti si occupi di quello per cui è stato eletto e stia lontano da Facebook". Al momento quindi il consigliere rimane al suo posto, in consiglio e all'interno del partito.

 

Non è la prima volta che il brigadiere incappa in gaffe del genere. In passato sui social aveva accusato di essere un "traditore della Patria" al presidente Mattarella e aveva proposto un quartiere a luci rosse per risollevare le sorti del commercio locale.

 

Guerini: "Aperta un'indagine a tutela dell'Arma dei carabinieri" Subito dopo la pubblicazione del post, era intervenuto anche il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, condannando l'episodio e annunciando l'avvio di "un'indagine a tutela dell'immagine dell'Arma dei carabinieri e di tutta la Difesa". "L'Arma è al servizio delle Istituzioni e i carabinieri, sempre al fianco dei cittadini. Gli italiani sono fieri del loro lavoro quotidiano e dello straordinario impegno in questa emergenza", aveva dichiarato Guerini.

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