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Caso Lega-Russia, spunta la mail di D'Amico che invita Savoini da Putin

Il messaggio, inviato il 1° luglio, reca la firma digitale del consigliere di Matteo Salvini. Conte conferma: "Sollecito arrivato da DʼAmico"

Caso Lega-Russia, spunta la mail di D'Amico che invita Savoini da Putin - foto 1
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La vicenda dei presunti fondi russi alla Lega si arricchisce di un nuovo capitolo.

Spunta infatti una mail firmata dallo staff di Claudio D'Amico, consigliere per le attività strategiche di rilievo internazionale del vicepremier Matteo Salvini, per invitare Gianluca Savoini all'incontro col presidente russo Vladimir Putin. Il messaggio è stato inviato il 1° luglio alle 17:32 e firmato da tale "Barbara".

Ecco di seguito il testo della mail riportato da La Stampa: "Buon pomeriggio Andrea, come d'accordo ti chiedo se gentilmente può essere inserito, per il prossimo Foro di dialogo italo-russo, in programma giovedì 4 luglio al Maeci, anche il dottor Gianluca Savoini, presidente dell'Associazione culturale Lombardia-Russia, come richiestomi dall'onorevole Claudio D'Amico". Il messaggio reca "l'impronta digitale, chiara e indelebile, di chi ha invitato Savoini a brindare all'amico Vladimir Putin il 4 luglio a Villa Madama, a Roma".

"Non è stato invitato da me", ha dichiarato da parte sua Salvini. Nello scambio di mail che prepara l'evento sono coinvolta una ventina di persone e in copia ci sono Palazzo Chigi, il ministero degli Esteri, il Foro di dialogo italo-russo e l'Ispi. Barbara, della segreteria di D'Amico, scrive al sottoposto del consigliere diplomatico del premier, Andrea, che a sua volta gira a Ispi e in conoscenza a Todini.

La presidenza del Consiglio: "Invito sollecitato da D'Amico" - Palazzo Chigi ha diffuso una nota sul caso in cui si precisa che, sulla presenza di Savoini a Villa Madama il 4 luglio, "il presidente del Consiglio non conosce personalmente Savoini". Si aggiunge che l'invito alla cena, offerta da Conte, è stato esteso "a tutti i partecipanti al Forum di dialogo italo-russo delle società civili". Il comunicato conclude: "Dopo aver compiuto tutte le verifiche del caso, si precisa che l'invito di Savoini al Forum è stato sollecitato da Claudio D'Amico, consigliere per le attività strategiche di rilievo internazionale del vicepresidente Salvini, il quale, tramite l'Ufficio di vicepresidenza, ha giustificato l'invito in virtù del ruolo dell'invitato di presidente dell'Associazione Lombardia-Russia e ha chiesto ai funzionari del premier di inoltrarla agli organizzatori del Forum. L'invito alla cena di Savoini è stata una conseguenza automatica della sua partecipazione al Forum".

Conte: "Nessun rischio per il governo, magistratura indaghi" - La netta presa di posizione di Palazzo Chigi si ammorbidisce solo nella serata di domenica. Nessun rischio di una crisi di governo, ha spiegato infatti il premier Giuseppe Conte. "Il signor Savoini non ha mai avuto un incarico" nell'esecutivo e l'indagine "riguarda solo lui". "Lascio alla magistratura il compito di investigare", ha quindi aggiunto il presidente del Consiglio, confermando di aver "fiducia nel mio ministro dell'Interno Salvini". "Dobbiamo trasparenza e per quanto mi riguarda ho reso un chiarimento che ho ritenuto doveroso", ha quindi aggiunto per spiegare la nota diffusa in giornata.