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Caso Bugno, Tria replica agli attacchi: "Spazzatura" | Ma Conte, Salvini e Di Maio lo incalzano: "Subito decreto su risarcimenti banche"

Non si arresta la polemica sulla collaboratrice del ministro dellʼEconomia dopo la nomina (poi lasciata) alla Stm

Caso Bugno, Tria replica agli attacchi:
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Resta alta la tensione nel governo per il caso Tria, con le pressioni di Lega e M5S per la firma dei rimborsi ai risparmiatori truffati e le critiche per la collaboratrice Bugno.

Il ministro al Corriere della Sera parla di "nefandezze e spazzatura" contro di lui ma nella notte è intervenuto anche il premier Conte che invita Tria a fare presto col decreto per i rimborsi dei risparmiatori truffati dalle banche.

Tria: "Nefandezze si me, violata anche la privacy della mia famiglia" - "Ho subito un attacco spazzatura sul piano personale. Le cose possono apparire molto diverse a seconda di come si presentano", dice il ministro dell'Economia Giovanni Tria in un colloquio con il Corriere della Sera. "Ci sono violazioni della privacy. Mi chiedo chi è che passa ai giornalisti queste cose", aggiunge sulle accuse di favoritismo alla sua collaboratrice Claudia Bugno. Sull'ipotesi che qualcuno voglia costringerlo alle dimissioni Tria dice che si tratta di "sciocchezze. Se andassi via dovremmo vedere quale sarebbe la reazione dei mercati". E sulle pressioni per i rimborsi ai risparmiatori delle banche e altri dossier caldi, Tria dice: "L`intimidazione non passa. Forse ci sono interessi piu' grandi di quelli di cui io stesso mi renda conto".

Conte: risarcimenti su banche più rapidamente possibile - Sul caso è intervenuto anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: "Il nostro obiettivo politico molto forte è procedere con i risarcimenti" ai risparmiatori nel modo più rapido possibile e ho sollecitato il ministro Tria a procedere in questa direzione, c'è ancora qualche passaggio tecnico da fare". Lo afferma conversando con i cronisti in albergo a Doha il premier Giuseppe Conte.

Il decreto fermo al ministero dell'Economia - Il decreto che dovrebbe sbloccare i risarcimenti per i truffati delle banche fallite è fermo da un mese e mezzo sul tavolo del ministro Tria. Ed è il caso che agita la maggioranza. Su quella legge, però, Tria avrebbe sollevato diversi dubbi. Il governo ha sì stanziato i fondi necessari, ma la legge prevederebbe i risarcimenti anche senza una sentenza che certifichi la "truffa" da parte degli istituti di credito. E questo potrebbe aprire un'indagine da parte della Corte dei Conti. Rimborsare qualcuno con denaro pubblico in assenza di un arbitrato o una sentenza potrebbe obbligare i pubblici ufficiali che hanno concesso i soldi a rimetterli di tasca propria.

Bugno rinuncia alla nomina in Stm ma resta all'Economia - Finita sotto attacco per le posizioni ritenute troppo poco filo-governative, Claudia Bugno rinuncia ad entrare nel board di Stmicroelectronics per cui era stata nominata nei giorni scorsi ma resta consigliera al Tesoro (oltre a sedersi nel consiglio dell'Agenzia spaziale italiana). Un passo indietro che non basta ai pentastellati, fermi nella convinzione che la manager non possa restare a ricoprire il ruolo di consulente del ministro. E pronti a presentare un'interrogazione parlamentare per ottenere un "chiarimento" su eventuali "trattamenti di favore" che, per il M5S, avrebbe ricevuto indirettamente il figliastro del ministro.

A non andar giù ai 5 stelle, da una parte, è l'eccessiva autonomia che secondo loro si sarebbe ritagliata Bugno: lo ha detto senza giri di parole Laura Castelli, che siede proprio al Mef da viceministra: "Da quello che so - sostiene Castelli - Bugno ha portato avanti per mesi posizioni molto personali, non coordinate con il resto del governo. In maniera non trasparente e disordinata". Sono in particolare le scelte sui dossier Alitalia e Tim, cari al leader Luigi Di Maio, ad aver innervosito il M5S. E ragion per cui la scelta di sfilarsi da Stm, un'azienda partecipata dallo Stato di componentistica elettronica italo-francese, non viene considerata sufficiente per calmare le acque. La richiesta, che arriva via Facebook da un altro esponente M5S, Alessio Villarosa, direttamente al ministro è "di maggiore trasparenza" come presupposto "per poter continuare a lavorare insieme con impegno e determinazione, in un momento così delicato - dice - del nostro Paese". E così sollecitato anche dagli elettori, racconta, assicura di essere pronto a scrivere una lettera indirizzata direttamente a Tria, dove gli chiederà un "comunicato stampa" per "chiarire la sua posizione".

Nel mirino anche il figliastro di Tria - A rendere i rapporti ancora più tesi, c'è poi l'accusa di conflitto d'interessi mossa sempre dai 5S: nel mirino l'assunzione del figliastro del ministro nella società dove è amministratore delegato Pier Andrea Chevallard, compagno della Bugno. E che dunque avrebbe ottenuto un "trattamento di favore", in contraddizione - è il ragionamento - con lo spirito del governo giallo-verde. Se tutto ciò, che si somma alla partita sui risparmiatori truffati e alle scelte di politica economica che vedono da settimane Tria e il Movimento in contrasto, possa portare a un passo indietro dello stesso ministro sembra però al momento un'ipotesi da escludere, anche per le ricadute particolarmente pesanti che avrebbe negli equilibri di governo.