Caso Alpini, Elena Donazzan (Fdi): "Se mi fischiano sono contenta" | E Sonia Alvisi (Pd) si dimette: "Io fraintesa"
L’assessora alle Pari opportunità della Regione Veneto ha difeso pubblicamente le "Penne nere". Intanto lascia l'incarico di coordinatrice delle donne di Rimini la consigliera regionale dem per la Parità dopo aver "messo in dubbio" la credibilità delle accuse
Mentre aumentano le accuse di molestie dopo il raduno degli Alpini, cresce anche la polemica politica, soprattutto tra le donne che in un modo o nell'altro "si schierano".
Fanno discutere le parole di Elena Donazzan, esponente di Fratelli d'Italia: "Se uno mi fa un sorriso e mi fischia dietro io sono pure contenta". Così l'assessore al Lavoro e alle Pari opportunità del Veneto, ai microfoni di Tva Vicenza. E intanto, sul fronte del Pd, lascia l'incarico di coordinatrice delle donne di Rimini la consigliera regionale per la Parità, Sonia Alvisi, dopo aver chiesto su Facebook maggiore credibilità a quelle denunce: "Al mio messaggio è stata data un'interpretazione sbagliata".
Per l'esponente di Fdi, non ci sono dubbi: "Credo che chi vuole gettare fango e polemiche - sottolinea la Donazzan - lo faccia con una grave colpa e dovrebbe vergognarsi soprattutto se abita nelle zone dove gli Alpini sono molto presenti". E ancora:" Ci sono state denunce? - insiste - Vediamo chi si è macchiato di questo, sono quasi certa che non si tratta degli Alpini".
Più cauta la posizione dell'esponente del Pd, che in post su Facebook, aveva chiesto alle donne di denunciare l'accaduto per renderlo più "credibile": "Il social ha innumerevoli pregi ma è troppo spesso veicolo di informazioni approssimative e fuorvianti", così scriveva. E ancora: "Intendiamo dissociarci da toni accusatori tesi a incrementare un clima di polemica generalista e qualunquista, che getta un inaccettabile discredito verso un Corpo dal valore riconosciuto e indiscusso del nostro Esercito".
Parole ambigue, che non sono piaciute non solo ai vertici del Partito democratico (il segretario Enrico Letta si è dissociato pubblicamente), ma anche alle donne dem che non si sono sentite rappresentate da quelle dichiarazioni. "Visto che le argomentazioni da me espresse hanno destato un forte dibattito che può mettere in dubbio la serietà del mio impegno - ha poi dichiarato la Alvisi - ma soprattutto la forza dell'impegno quotidiano delle donne democratiche a servizio della libertà delle donne, faccio un passo indietro. Al messaggio è stata data un'interpretazione sbagliata. Non mi spiego questo attacco personale lesivo della mia storia professionale e politica a difesa delle donne".
TI POTREBBE INTERESSARE
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali