negata l'autorizzazione a procedere

Caso Almasri: no della Camera al processo per Nordio, Piantedosi e Mantovano

Il ministro della Giustizia: "Il Tribunale dei ministri ha fatto strazio delle norme". La replica dell'Anm: "Dal Guardasigilli aggressione scomposta ai magistrati". Franchi tiratori delle opposizioni hanno votato con la maggioranza

09 Ott 2025 - 21:19

L'Aula della Camera ha negato l'autorizzazione a procedere sul caso Almasri nei confronti del ministro della Giustizia Carlo Nordio, del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e del sottosegretario Alfredo Mantovano. Alcuni deputati delle opposizioni, o comunque non appartenenti alla maggioranza di governo, hanno votato contro l'autorizzazione a procedere per i tre. I gruppi di maggioranza hanno infatti 242 deputati a cui se ne aggiungono tre del gruppo misto, mentre i voti contro l'autorizzazione a procedere sono stati 251 per Nordio e Mantovano e 256 per Piantedosi. In favore del ministro dell'Interno aveva annunciato il proprio voto favorevole solo Italia Viva. Da considerare, inoltre, che non tutti i deputati del centrodestra erano presenti.

La votazione e il ruolo dei franchi tiratori dell'opposizione

 L'esito esatto dei tre scrutini, seconda quanto risulta dai tabulati, è stato leggermente diverso da quello proclamato in Aula. Per quanto riguarda Nordio, contro l'autorizzazione a procedere hanno votato 251 deputati e 112 a favore (invece dei 117 proclamati). Per Piantedosi si sono spostati tra l'altro sei voti di Italia Viva: contro l'autorizzazione a procedere i voti sono stati 256, quelli favorevoli 106. Per lo scrutinio su Mantovano si è tornati ai numeri di Nordio: 251 (e non 252 come proclamato) sono stati i voti contro l'autorizzazione a procedere, e 112 quelli favorevoli alla sua concessione.

Nordio: "Tribunale ministri ha fatto strazio delle norme"

 "Da modesto giurista, lo strazio che il Tribunale dei ministri ha fatto delle norme più elementari del diritto è tale da stupirsi che non gli siano schizzati i codici dalle mani, ammesso che li abbiano consultati", ha commentato Nordio uscendo dall'aula. 

Nordio: "Speriamo che il capitolo Bartolozzi si chiuda come questo"

 Il Guardasigilli ha quindi commentato: "Speriamo che il capitolo" su Giusi Bartolozzi, capo di gabinetto del ministero indagata dalla Procura di Roma per false dichiarazioni sul caso Almasri, "si chiuda così come questo".

"Anche da opposizione riluttanza verso Procure"

 "Numericamente, oltre a quella che era l'aspettativa della maggioranza parlamentare - ha affermato ancora Nordio -. Il che significa che anche da parte di alcuni dell'opposizione vi è una riluttanza ad affidare alle procure della repubblica delle competenze che dovrebbero essere esclusivamente politiche. Faccio presente che l'aver voluto giurisdizionalizzare questa vicenda affidandola subito all'indagine della procura ha ridotto le capacità difensive nostre in Parlamento, perché eravamo vincolati dal segreto istruttorio e quindi la stessa timidezza o addirittura menzogna che ci è stata attribuita in questi giorni è dipesa proprio dal fatto che non si potevano esternare in Parlamento delle considerazioni che potevano essere fatte soltanto eventualmente al Tribunale dei ministri".

Anm: "Da Nordio aggressione scomposta a magistrati"

 "La magistratura, nel pieno rispetto del dettato costituzionale e seguendo le procedure previste per i procedimenti nei confronti di componenti dell'esecutivo, ha adempiuto a un suo dovere d'ufficio. Stupisce e rammarica che il ministro della Giustizia, che ha un alto compito istituzionale, decida invece di venir meno a ogni principio di continenza, rispetto e misura, aggredendo in maniera scomposta dei colleghi, peraltro sorteggiati per far parte del Tribunale dei ministri, contraddicendo il più volte decantato intento di abbassare i toni". Lo afferma in una nota la Giunta esecutiva centrale dell'Associazione nazionale magistrati. 

Legale vittima: "Pronti a ricorrere alla Consulta"

 Intanto, con una nota, l'avvocato Francesco Romeo, legale di Lam Magok Biel Ruei, vittima e testimone delle torture del generale libico Almasri, ha annunciato ricorso alla Consulta. "Il voto di maggioranza odierno calpesta la Costituzione e la legalità internazionale. Nel nostro ordinamento costituzionale non esistono e non possono esistere zone franche o zone d'impunità per chi riveste cariche di governo. Insieme al collega Antonello Ciervo chiederemo al Tribunale dei ministri di sollevare conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato innanzi la Corte Costituzionale per ristabilire il principio previsto dalla nostra Carta Fondamentale secondo cui spetta all'autorità giudiziaria il potere di applicare la legge e garantire cosi la celebrazione del processo nei confronti di Nordio, Piantedosi e Mantovano". 

Ti potrebbe interessare