Anpi: resistenza ucraina diversa da quella italiana | "No alle bandiere Nato nei cortei per il 25 Aprile"
"Faremo il possibile per impedire qualsiasi incidente o provocazione"

"E' giusto definire la lotta armata degli ucraini come una lotta di resistenza.
Ma secondo noi sarebbe sbagliato identificare la resistenza italiana con la quella ucraina". Lo ha detto il presidente dell'Anpi, Gianfranco Pagliarulo, presentando le celebrazioni per il 25 Aprile. "Faremo il possibile per impedire qualsiasi incidente o provocazione. Le bandiere Nato sono inappropriate in questa circostanza in cui bisogna parlare di pace", ha aggiunto.
"Ogni volta che un Paese viene aggredito la sua è un'azione di resistenza. Tuttavia, la nostra resistenza si è svolta in un contesto completamente diverso", ha sottolineato Pagliarulo. E sull'eventualità di presentare le dimissioni a seguito delle polemiche, ha risposto: "Mi viene da ridere. La rappresentazione che i media hanno dato dell'Anpi è per larga parte inventata, ma non possiamo farci niente".
"In queste ultime settimane - ha proseguito - abbiamo subito attacchi di una violenza e di una volgarità stupefacenti". Facendo riferimento a un editoriale di Massimo Gramellini su Il Corriere della Sera, ha affermato: "Ho scoperto, a mia insaputa, di essere putiniano, ma agli insulti non rispondiamo. Nel caso, ci vedremo in tribunale".
"Non siamo mai stati equidistanti. Siamo dalla parte degli aggrediti", ha spiegato parlando dell'invasione russa dell'Ucraina. Secondo il presidente dell'Anpi, però, "il crescente rifornimento di armi all'Ucraina rende ancora più difficile il ruolo di mediazione dell'Ue e aumenta i rischi dell'espansione della guerra".
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