Ancora bloccata in Senato la legge sulle "vittime del dovere"
Il testo mira a equiparare le morti di pubblici ufficiali in servizio a quelle delle vittime del terrorismo. Corbetta (M5s): "Proposta ferma per pastoie burocratiche"
La vicenda dei tre pompieri morti nell'esplosione della cascina ad Alessandria e, ancor prima, quella degli agenti uccisi in questura a Trieste, ha riacceso il dibattito sulla questione dei morti durante lo svolgimento delle proprie funzioni.
Da tempo è in discussione in Parlamento una legge sulle cosiddette "vittime del dovere" che, in pratica, dovrebbe estendere a queste persone e ai loro famigliari le tutele previste per le vittime del terrorismo. In sostanza magistrati, esponenti delle forze dell'ordine e vigili del fuoco che abbiano riportato invalidità permanenti o siano morti nel corso delle loro attività di funzione pubblica, hanno diritto al pensionamento immediato con l'incremento riconosciuto ai colleghi che si sono sacrificati nel contrasto alla criminalità.
"Il provvedimento - ha spiegato Gian Marco Corbetta (M5s), primo firmatario della legge - è fermo per lungaggini burocratiche nei meandri del Senato. Anche alla luce dei fatti di Alessandria e Trieste, ho chiesto l'immediata calendarizzazione del progetto. È un atto di giustizia nei confronti delle vittime che non può più aspettare".
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