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25 novembre, Meloni: la violenza sulle donne è atto contro la libertà di tutti | Mattarella: libertà delle donne conquista da difendere ogni giorno

Il ministro Locatelli: il pensiero va a tutte le donne che vivono una condizione di isolamento, paura e soggezione, ma anche di ricatto e vessazione. Il ministero degli Esteri illuminato di arancione per l'occasione

25 Nov 2025 - 12:20
 © Ansa

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"La violenza sulle donne è un atto contro la libertà. Di tutti. Un fenomeno intollerabile, che continua a colpire e che va combattuto senza sosta". Lo scrive su X la premier Giorgia Meloni, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. "In questi anni - prosegue Meloni -, abbiamo varato leggi molto significative, inasprito le pene e rafforzato gli strumenti a disposizione, come il 'codice rosso' e le misure di prevenzione. Abbiamo raddoppiato i fondi per i centri antiviolenza e le case rifugio, potenziato e reso strutturale il reddito di libertà, promosso il numero 1522, portato avanti innovative attività di educazione e sensibilizzazione. Sono passi avanti concreti, ma non ci fermiamo qui. Dobbiamo continuare a fare, ogni giorno, molto di più. Per proteggere, per prevenire, per sostenere. Per costruire un'Italia in cui nessuna donna debba più sentirsi sola, minacciata o non creduta. La libertà e la dignità delle donne sono un dovere dello Stato e una responsabilità di tutti".

Mattarella: libertà donne conquista da difendere ogni giorno

 "In ogni ambito della vita sociale e privata, nelle case, nei luoghi di lavoro e negli spazi urbani, il principio della parità tarda ad affermarsi, limitando l'autonomia femminile, compromettendo la sicurezza delle donne, impoverendo il progresso della società. I teatri di conflitto armato, dove la violenza contro le donne viene utilizzata come strumento di intimidazione e oppressione, ne sono drammatico esempio. Oggi assistiamo al dilagare di forme di violenza consentite dalla dimensione digitale, amplificate dalle dinamiche dei social network, con effetti tutt'altro che virtuali: umiliazioni, ricatti, coercizioni che portano, nei casi più gravi, ad aggressioni fisiche e femminicidi. Abusi che lasciano cicatrici profonde nel corpo e nella mente".

Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aggiungendo: "In questo contesto, affatto indifferente è l'uso del linguaggio quando alimenta stereotipi, pretende di giustificare relazioni di dominio e comportamenti inaccettabili.Parità significa, prima di tutto, educazione al linguaggio del rispetto. Nel 65° anniversario dell'assassinio delle sorelle Mirabal, torturate e uccise il 25 novembre 1960, nella Repubblica Dominicana - oggi, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne - la loro scelta di opporsi alla dittatura continua a ispirare intere generazioni, ricordandoci che libertà e protagonismo delle donne sono conquiste collettive da difendere e consolidare ogni giorno".

Fontana: impegno assoluto contro violenza sulle donne

 "Oggi rinnoviamo un impegno chiaro e assoluto: nessuna forma di violenza, fisica, psicologica, verbale o digitale, comprese le nuove minacce legate ai deepfake e agli abusi online, può essere tollerata. Il pensiero va alle donne uccise e a quelle che subiscono violenze, e la mia vicinanza ai loro familiari. La violenza deve finire". Così il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

La Russa: Istituzioni-scuole-famiglie su cambio culturale vero

 "Spetta alle Istituzioni, alle scuole e alle famiglie promuovere un cambiamento culturale vero e duraturo, affinché il rispetto e la tutela della dignità femminile diventino un principio inderogabile della nostra convivenza civile". Così il presidente del Senato Ignazio La Russa.

Ministro Locatelli: istituzioni imparino a capire e ad ascoltare donne

 "Oggi, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il pensiero va a tutte le donne che vivono una condizione di isolamento, paura e soggezione, ma anche di ricatto e vessazione che possono manifestarsi con violenze non solo fisiche ma anche verbali, psicologiche, economiche o digitali". Lo scrive sui social il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli. "Penso - prosegue - in modo particolare anche alle donne con disabilità, che sono ancora più esposte al rischio di violenza e minacce e che sono vittime di maltrattamenti e abusi più a lungo e, talvolta, proprio da chi dovrebbe proteggerle o assisterle. La dipendenza, a volte vitale, da chi esercita il ricatto rende tutto ancora più doloroso e rende difficile chiedere aiuto e denunciare. Talvolta poi è ancora più difficile esprimersi, essere credute, accedere ai centri antiviolenza. È fondamentale che istituzioni, servizi, famiglie e comunità imparino a riconoscere i segnali, ad ascoltare e capire le donne, in particolare con disabilità anche complesse". "È importante - afferma ancora Locatelli - sostenere le reti antiviolenza che attraverso i centri e le case rifugio, le volontarie e le professioniste, svolgono un lavoro prezioso e insostituibile per la protezione, i percorsi all'autonomia e il sostegno nelle relazioni affettive.Ecco perché nel nuovo Piano di Azione Nazionale sulla disabilità, che verrà presentato il 3 dicembre, stiamo definendo una linea strategica per la formazione e il supporto alle reti anti violenza, per contrastare con sempre maggior determinazione anche la violenza sulle donne con disabilità. La violenza non è mai un fatto privato: riguarda tutti noi. Ogni donna deve sapere che la sua vita vale, sempre, per tutti".

Tajani, costruire futuro in cui nessuna debba temere per libertà e dignità

 Il ministero degli Esteri è stato illuminato di arancione in occasione della "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne". E' quanto si legge sul profilo X del ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Anche quest'anno la Farnesina e l'intera rete diplomatico-consolare aderiscono alla campagna dell'Onu. Lavoriamo per costruire un futuro in cui nessuna donna debba più temere per la propria libertà, per la propria dignità, per la propria vita", aggiunge Tajani.

Roccella: il femminicidio nasce da storica asimmetria di potere

 "Il femminicidio è qualcosa di assolutamente diverso dagli altri reati che nasce proprio da un'ingiustizia storica nei confronti delle donne". Lo ha detto la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella. "Siamo fra i primi in Europa e anche al mondo a varare una legge che tipizza il reato di femminicidio. Questo vuol dire riconoscere la specificità di questo reato, riconoscere le motivazioni profonde che differenziano questo reato dagli altri - ha aggiunto Roccella -. Uccidere una donna non è moralmente più grave di uccidere un uomo, ma il riconoscere la specificità vuol dire ricordare da dove nasce questo reato, perché c'è una donna morta ogni tre giorni in Italia e in altri Paesi molto di più".

Valditara: eliminarla è un'urgenza imprescindibile"

 Oggi è la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e il fatto che l'Assemblea generale delle Nazioni Unite abbia scelto proprio questa formulazione per designarla è sommamente significativo. Essa infatti non si limita a descrivere la terribile natura del fenomeno ma indica anche chiaramente un obiettivo, la sua eliminazione. E' un obiettivo politico, nel senso più largo e più alto della parola. Un'urgenza imprescindibile per chiunque abbia a cuore il destino della polis, della convivenza civile e umana. E' molto importante che non si smarrisca questo senso proattivo e imperativo della giornata di oggi. Sradicare la violenza contro le donne in tutte le sue forme, dalla persecuzione fisica, alla discriminazione professionale, alla discriminazione sociale e culturale, e la precondizione per realizzare compiutamente alcuni valori cari della nostra civiltà. Primo fra tutti l'inviolabilità e la dignità intrinseca di ogni persona". Lo ha affermato in un video postato sui propri profili Social il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

Violenza donne, Schlein: libertà misura democrazia, può cambiare mondo

 "Le parole feriscono, gli stereotipi resistono. Nel 25 novembre ricordiamo che la violenza maschile contro le donne passa anche dai tribunali, dal linguaggio, dai pregiudizi che colpevolizzano le vittime. Senza consenso è sempre violenza: introdurlo nel reato di violenza sessuale è un vero cambio di paradigma. La libertà delle donne è misura della democrazia. La libertà delle donne è la forza che può cambiare il mondo". Così la segretaria del Pd Elly Schlein, sui social.

Conte: spezzare tutte le catene di carenze e ingiustizie"

 La violenza sulle donne e i tanti femminicidi che commentiamo ormai come un triste rituale quotidiano sono l'iceberg di una catena di carenze e ingiustizie quotidiane che si può e si deve spezzare. E allora combattiamo ogni giorno". Così, sui social, il presidente M5S Giuseppe Conte, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

Bandiere arancioni alla Bce: nessuna scusa per violenza contro donne

 "Più di una donna su dieci in Europa ha subito violenza economica. Abbiamo issato bandiere arancioni per celebrare la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Non esistono scuse per la violenza contro le donne e le ragazze". Così la Banca centrale europea (Bce), in un messaggio su X ha spiegato l'iniziativa in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

Croce Rossa: aggressioni segnano vite in maniera indelebile

 "Sono tante le donne che, ogni giorno, subiscono violenze. Aggressioni verbali e fisiche che segnano la loro vita per sempre, in maniera indelebile. 85 donne sono state vittime di omicidio volontario nel 2025. Nonostante il calo rispetto ai dati dello scorso anno, la situazione resta preoccupante poiché l'incidenza di questi valori sul numero totale degli omicidi consumati è la più alta mai registrata". Queste le parole di Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana. "Le Volontarie e i Volontari della CRI sono delle vere e proprie sentinelle sul territorio: sono formati per riconoscere i segnali, a volte nascosti, di tanta sofferenza e dare voce a ogni vittima di violenza".

"Cabina Rosa" per cogliere i segnali della violenza sulle donne

 Una "Cabina Rosa" è stata installata in Piazza Tre Torri a CityLife a Milano dove rimarrà fino al 29 novembre. Ha una cornetta rossa e chi entrerà potrà ascoltare brevi dialoghi che raccontano la violenza "tra le righe" e scoprire come riconoscerne i segnali nascosti. Il progetto di A-Tono ETS in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, è realizzato con il supporto di SmartCityLife, il patrocinio del Comune di Milano e di Regione Lombardia, per ricordare che la violenza non sempre urla.

Cnel si illumina di rosso in giornata contro violenza donne

 La facciata di Villa Lubin, sede del Cnel, si illumina di rosso per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Un forte gesto simbolico per richiamare l'attenzione su questa piaga che affligge il Paese. L'iniziativa sottolinea la necessità di un impegno corale e trasversale che coinvolga tutte le parti sociali. Solo attraverso una mobilitazione civile e istituzionale si potrà sradicare l violenza di genere, promuovendo una cultura di uguaglianza e rispetto.

Per donne Down rischio di subire violenza è 10 volte in più

 Le donne con disabilità hanno fino a quattro volte in più di probabilità di subire violenza rispetto alle altre donne. Per le donne con sindrome di Down, le probabilità sono fino a 10 volte maggiori. Nel 2024, inoltre, 14 delle 208 vittime di femminicidio erano donne con disabilità o malattie gravi. E' quanto ricorda l'Associazione Italiana persone Down (Aipd) in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne che si celebra il 25 novembre, lanciando per l'occasione un'iniziativa di formazione e informazione dedicata all'educazione dell'affettività e alla sessualità.

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