Guida alla finanza

Orizzonte temporale, perché è importante e come valutarlo in ottica investimento

Cosa conta di più in un investimento? Se hai risposto la somma di denaro, hai commesso un errore.

24 Feb 2020 - 11:18

La prima buona regola che ogni investitore dovrebbe seguire? Fissare un orizzonte temporale, meglio di lungo periodo, è rispettarlo. Uscire dai mercati ai primi segnali di nervosismo, invece, può rivelarsi una scelta poco profittevole

La prima cosa da tenere in considerazione, quando di stanno muovendo i primi passi nel risparmio gestito, è l’orizzonte temporale. La questione del tempo è fondamentale perché il proprio investimento possa generare un rendimento positivo. L’errore da non commettere assolutamente è quello di vendere alle prime turbolenze dei mercati, perdendo così soldi.

Cos’è l’orizzonte temporale

Volendo semplificare, si può dividere l’orizzonte temporale in tre categorie: quello di breve periodo (inferiore a 12 mesi); di medio periodo (compreso tra i 5 e i 10 anni); di lungo periodo (con un arco temporale che supera i 10 anni). Il tempo è il miglior amico di ogni investitore. Un arco temporale di medio-lungo termine, quindi, garantirà un margine maggiore per contrastare la volatilità e ottenere un rendimento finanziario significativo.

L’orizzonte di medio-lungo termine contro la volatilità

Per chiarire il concetto, facciamo un esempio pratico. L’indice MSCI World, l’indice di mercato azionario che raggruppa i titoli azionari di tutti i mercati dei paesi sviluppati nel mondo, ha generato in 5 anni un rendimento del 21,11 per cento. Se analizziamo le performance di ogni anno, il rendimento non è sempre stato positivo. Nel 2015, ad esempio, il rendimento è stato del -0,32 per cento. Un investimento con un orizzonte temporale di 5 o 10 anni, quindi, sarebbe stato in grado di contrastare con efficacia la volatilità, ottenendo rendimenti positivi.

Fissare un orizzonte temporale e seguirlo

Ogni buon investitore, quindi, dovrebbe decidere quale orizzonte temporale preferire - di breve, di medio o di lungo periodo - e rispettarlo senza esitazioni, anche di fronte a rendimenti negativi nell’immediato. Nel breve, infatti, entrano in gioco fattori che influenzano i mercati, come le tensioni geopolitiche, ma nel medio-lungo periodo la curva dei rendimenti tornerà a salire. In conclusione, la prima buona regola per un buon investimento parte proprio dalla scelta dell’orizzonte temporale. Rispettare la scadenza fissata, nella maggior parte dei casi, fa la differenza tra un investimento profittevole e uno negativo.

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