Tra percezione e realtà

Cresce il bisogno di sicurezza degli italiani: il nuovo ruolo della vigilanza privata

Il 94,2% dei cittadini vuole potersi muovere senza timori, ma oltre un terzo ha già rinunciato a uscire per paura. In un clima dominato dalla percezione di insicurezza, le guardie giurate diventano presidio sempre più visibile e integrato

28 Mag 2025 - 14:51
 © IPA

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In Italia la richiesta di sicurezza personale ha assunto i contorni di un’esigenza diffusa e quotidiana. Non si tratta più solo di temere episodi di criminalità, ma di una percezione generalizzata di insicurezza che condiziona abitudini, libertà di movimento e qualità della vita. A fronte di dati ufficiali che mostrano un aumento contenuto dei reati denunciati nel 2023 -  +5,4% rispetto al 2022, in linea con la ripresa della mobilità post-pandemia -, la percezione della criminalità cresce in modo molto più marcato. Il 70,4% degli italiani è convinto che la criminalità sia aumentata nell’ultimo anno, con punte dell’80% nei grandi centri urbani.

Cresce la percezione di insicurezza

 Questo scarto tra realtà e sensazione alimenta un diffuso sentimento di insicurezza, in un Paese in cui il 94,2% delle persone desidera muoversi serenamente tra casa, lavoro e svago. Una necessità trasversale, che coinvolge uomini e donne, giovani e anziani, residenti nei grandi centri come nei piccoli comuni. Nonostante questo bisogno diffuso, la paura condiziona ancora le abitudini quotidiane: il 38,1% degli italiani ha evitato almeno una volta di uscire di casa per timore di subire un’aggressione, un furto o un altro episodio sgradevole.

La presenza della vigilanza privata sul territorio

 Se da un lato questa situazione richiede risposte pubbliche più efficaci, dall’altro spiega il crescente ricorso alla vigilanza privata come presidio integrativo sul territorio. L'impiego delle guardie giurate anche in luoghi come uffici, negozi e aziende non sostituisce l’azione delle forze dell’ordine, ma la integra: la loro presenza visibile rappresenta un deterrente concreto per i reati e un fattore rassicurante per i cittadini, come confermano le analisi del Rapporto. È una forma di “sicurezza percepita” che ha effetti reali sulla qualità della vita nei quartieri.

Il ruolo nella prevenzione della criminalità

 Nel 2023, secondo l’indagine, il 71,2% degli italiani ha notato la presenza di servizi di vigilanza privata nel proprio quartiere, nei luoghi di lavoro, in centri commerciali, aree industriali o nei trasporti. E sono proprio questi servizi a raccogliere un alto livello di apprezzamento: il 63,5% dei cittadini li considera efficaci nel prevenire o limitare episodi criminali. La fiducia cresce ulteriormente tra chi ha avuto un contatto diretto con operatori della vigilanza: l’86,4% degli utenti abituali valuta positivamente la loro funzione. Un dato che conferma come la sicurezza non sia soltanto una questione di ordine pubblico, ma anche di presenza, prossimità e percezione concreta, in grado di influenzare la vita quotidiana molto più di quanto suggeriscano le statistiche ufficiali sui reati.

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