La vigilanza privata si affida sempre più a strumenti hi-tech per monitorare, prevenire e intervenire
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La sicurezza non è più solo questione di uomini in divisa e pattugliamenti tradizionali. In Italia, la vigilanza privata sta vivendo una rivoluzione tecnologica, guidata dall’adozione di strumenti sempre più sofisticati: droni per il controllo dai cieli, bodycam per documentare gli interventi in tempo reale, videosorveglianza intelligente, piattaforme predittive e sistemi interoperabili. Un’infrastruttura digitale che affianca e potenzia l’intervento umano, rendendo la sicurezza più capillare, reattiva e integrata.
Tra le soluzioni più versatili, i droni rappresentano una delle innovazioni più promettenti per la sorveglianza di vaste aree, infrastrutture critiche e scenari d’emergenza. In grado di volare in autonomia o controllati da remoto, consentono ispezioni rapide e risposte immediate anche nel monitoraggio di edifici pubblici o privati. L’aggiunta di sensori termici, ottiche ad alta definizione e software di analisi consente a questi strumenti di raccogliere dati preziosi anche in condizioni critiche che, elaborati in tempo reali, forniscono una base preziosissima per l'intervento dell'uomo.
Le bodycam, piccole videocamere indossate dalle guardie giurate, si stanno diffondendo come supporto operativo e strumento di tutela reciproca. Azionabili manualmente in caso di situazioni critiche, registrano immagini e audio che possono essere utilizzati a fini probatori o per ricostruire dinamiche complesse. Oltre a ridurre i rischi per gli operatori, le bodycam agiscono anche come deterrente visibile e trasparente.
Un’altra evoluzione in corso è quella delle “videoronde” gestite da remoto attraverso intelligenza artificiale. I software, collegati a sistemi di videosorveglianza, analizzano in tempo reale le immagini raccolte da telecamere installate su siti sensibili, come ad esempio aziende, abitazioni private, uffici, parcheggi o cantieri. I sistemi sono in grado di riconoscere comportamenti anomali o movimenti sospetti anche in orari notturni. Quando un allarme viene generato, l’operatore riceve immediatamente la sequenza video interessata, attivando un intervento mirato e tempestivo. In questo modo si riducono i falsi positivi e si ottimizzano tempi e risorse.
La nuova frontiera della sicurezza è però racchiusa nell’integrazione dei sistemi. I sistemi di videosorveglianza evoluta si stanno dotando di funzionalità avanzate basate su algoritmi predittivi e interoperabilità con altre banche dati. Le piattaforme moderne sono in grado di “dialogare” tra loro, incrociando dati da telecamere, sensori, sistemi antintrusione e allarmi, fornendo agli operatori mappe di rischio aggiornate in tempo reale. L’uso combinato di machine learning e analytics consente di anticipare minacce o fenomeni ricorrenti. Questo approccio rende la vigilanza più proattiva e mirata, spostandola da un modello reattivo a uno predittivo.