Il marchio inglese, di proprietà cinese, ha annunciato il taglio di 550 posti di lavoro nel Regno Unito.
© Ufficio stampa Lotus
Accadrà nella storica sede britannica di Hethel, nel Norfolk, dove Lotus è di casa dal lontano 1966. I motivi raccontano di conseguenze causate dai dazi americani e da un mondo dell'automobile che sta cambiando al passo del mutamento globale e di tutte le politiche che lo plasmano.
La comunicazione della casa automobilistica britannica racconta la decisione di tagliare fino a 550 posizioni all'interno della propria azienda, nonostante mesi fa Lotus stessa aveva respinto le voci che parlavano di crisi e chiusura dello storico stabilimento di Hethel. Verrebbe da chiedersi come mai la proprietà cinese Geely abbia preso questa difficile decisione per dare avvio al piano di ristrutturazione di Lotus. Pare che questa triste notizia sia il risultato di una revisione degli obiettivi aziendali in linea con le attuali condizioni di mercato.
© Ufficio stampa Lotus
Tutto il mondo è paese e così anche i forti investitori cinesi della Geely taglieranno circa la metà della forza lavoro a Hethel, sostenendo che questa sarà una delle strategie utili alla ristrutturazione chiamata a creare “un modello di business flessibile”, che offrirà a Lotus la capacità di “aumentare le operazioni e le risorse in linea con la domanda, quando e se necessario”. La casa britannica, in una nota inviata via email a Reuters, ha così precisato: "riteniamo che la proposta di ristrutturazione sia necessaria per garantire un futuro sostenibile all'azienda nell'attuale contesto automobilistico in rapida evoluzione". La proprietà del marchio inglese prevede di aumentare l'integrazione a livello globale all'interno del gruppo Lotus più ampio, esplorando al contempo opportunità per diversificare il proprio modello di business, anche attraverso la produzione per conto terzi.
© Ufficio stampa Lotus
Se si vuole vedere il bicchiere mezzo pieno si potrebbe pensare alla mantenuta operatività di Hethel nonostante la forza lavoro ridotta...a questo punto sarà difficile pensare a un trasferimento della produzione negli Stati Uniti, indiscrezione che aveva riportato tempo fa il Financial Times. Se però facciamo i conti, sembra davvero difficile risolvere una situazione di crisi con il solo taglio di 550 posti di lavoro in una storica fabbrica: nel 2022 Lotus ha registrato perdite per 145,1 milioni di sterline, con le vendite di auto calate a 576 unità; nel 2023 ha fatto registrare un rosso di 128,5 milioni di sterline; nel 2024 nonostante un aumento significativo delle consegne nei primi sei mesi, l'azienda ha dovuto rivedere al ribasso le previsioni di consegna riducendole di oltre il 50%, segnando ancora pesanti perdite e un passivo di centinaia di milioni di dollari.
© Ufficio stampa Lotus