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La DeLorean italiana, il “super bad feeling” di Musk e la mobilità fluida

Nella settimana dei Motori tiene banco la mail di Elon Musk sul blocco delle assunzioni e i 10 mila posti da tagliare in Tesla

di Antonio Angione

Moncalieri, Texas ‒ Buone notizie per i fan della DeLorean e per quelli, che è un poʼ lo stesso, della saga di “Ritorno al Futuro”.

È stata presentata questa settimana la Alpha5, prototipo di coupé 100% elettrica che la texana DeLorean Motor Company deve alla matita sempre geniale di Giugiaro, oggi Italdesign con sede a Moncalieri.

DeLorean Alpha5 by Italdesign

DeLorean Alpha5 vanta una batteria da 100 kWh, che permette unʼautonomia di circa 500 km con una singola ricarica. È brillantissima, passa da 0 a 100 in 3 secondi e ha un design futuribile che cattura gli occhi e il cuore. La premiere mondiale dellʼauto (che qui vediamo nelle prime immagini) è prevista ad agosto al Concorso dʼEleganza di Pebble Beach, in California, ma sul sito web della DeLorean è già possibile prenotarne un esemplare. E già si guarda al futuro, la prossima tappa è un Suv a idrogeno, promette il capo dellʼazienda Joost de Vries, che non sarà celebre come Elon Musk ma è pur sempre un visionario manager di auto elettriche (ex Karma Automotive). Chissà se in futuro, come nella saga di “Ritorno al Futuro”, la DeLorean non si trasformi anche in una macchina volante.

La pandemia non è finita, ma lo smart working sì ‒ A proposito di Musk, le dichiarazioni degli ultimi giorni sono di quelle che bruciano via miliardi di capitalizzazioni di Borsa. Il numero uno di Tesla ha detto che lo smart working deve finire, gli impiegati devono tornare in ufficio per almeno 40 ore a settimana e che tutte le nuove assunzioni sono sospese. Paventando anche il rischio di un taglio di 10 mila posti di lavoro (Tesla ne ha 100 mila, a fine 2015 erano 15 mila e 50 mila a fine 2019). E dire che nella nuova Gigafactory di Berlino ci sono 5.000 candidati in attesa. Questo perché sul ciclo economico Elon non ha “buone sensazioni” (eufemismo per tradurre “super bad feeling”). Il tutto, nero su bianco, in una mail riservata finita nelle mani della Reuters. Apriti cielo!

 

La DeLorean italiana, il “super bad feeling” di Musk e la mobilità fluida - foto 1
Reuters

Gli analisti finanziari interpellati dalla Reuters hanno più o meno detto tutti che “se lʼha detto lui che è così addentro le vicende dellʼeconomia…”. Il titolo Tesla è crollato in Borsa (ma sono due mesi che perde) e si è trascinato un poʼ di altri titoli di settore e no. Pare che le dichiarazioni di Musk abbiano seguito quelle del numero uno di JPMorgan Chase, Jamie Dimon, che il giorno prima aveva detto: “Un uragano è giusto lì fuori e sta venendo lungo la strada verso di noi”. Insomma, dichiarazioni “caute”, col tatto del generale Patton in missione. Se questi sono i manager in Usa, non meravigliamoci poi delle frasi di Trump o di altri politici. A proposito, Biden, che con Musk non ha un miglior “super bad feeling”, ha augurato al patron di Tesla “Buona fortuna! Per lʼimpresa di SpaceX sulla Luna”. Aggiungendo che Ford e Stellantis stanno investendo… Questo sì, è tatto!

 

Fluid Gender ‒ Specchio dei tempi, anche la mobilità urbana sta diventando fluida! Un poʼ per lʼinnovazione, con la micromobilità elettrica e le app digitali, e un poʼ per lʼavverso destino ‒ pandemia, guerra, caro benzina ‒ fatto sta che la mobilità urbana sta spostandosi verso i nuovi modelli della “soft e active mobility”. Nulla di complicato, soltanto la formula sintetica per includere biciclette, monopattini, monowheel e anche chi ha scelto di muoversi a piedi grazie alle aree pedonali in aumento nelle nostre città. Una modalità di spostamento fluida, che ha il merito dʼintegrarsi bene con gli altri due pilastri della mobilità urbana: lʼauto individuale e il trasporto pubblico. Quante volte vediamo in metro o tram una persona con il monopattino o la bici ripiegata?

 

La DeLorean italiana, il “super bad feeling” di Musk e la mobilità fluida - foto 2
Ufficio stampa

Il mezzo di trasporto esclusivo lascia il posto a una combinazione di mezzi che dipende dalle esigenze personali, e anche lo sharing trova spazio. Ognuno di noi, dʼaltronde, nellʼarco di una giornata assume più ruoli: automobilista, pedone, ciclista. Una buona ragione per “pensare noi stessi” e gli altri con rispetto reciproco. Di tutto questo si è parlato allʼautodromo di Imola nel corso della Tavola Rotonda per il 2° Suzuki Bike Day, cui hanno preso parte, fra gli altri, il Presidente ACI Angelo Sticchi Damiani, lʼex CT della nazionale ciclismo Davide Cassani, il giornalista Marino Bartoletti e il Presidente Suzuki Italia Massimo Nalli. Per ascoltare gli interventi: https://youtu.be/-vqjA40euR4. Lʼautomobilista che non rispetta il ciclista, il pedone che manda vaffa allʼautomobilista, il ciclista che si piazza in testa ai semafori impegnando mezza corsia, è una persona che non rispetta, prima di tutto, sé stesso quando assume gli altri ruoli. Ne va della gentilezza collettiva e anche della sicurezza di tutti noi.

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