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Ecobonus, gli sconti solo per auto elettriche e plug-in

La terza fascia sulle emissioni di CO2, da 61 a 95 g/km, resta esclusa dal Decreto Rilancio

LʼEcobonus riproposto e rafforzato con 300 milioni di euro, lʼestensione dei veicoli Euro 4 nel discorso rottamazione ma limiti di CO2 più stringenti, da 70 a 60 g/km per usufruire degli incentivi. Sono questi i punti principali che il Decreto Rilancio riserva al settore auto, ma i costruttori sono scontenti.

Le Case auto avrebbero infatti voluto la “terza fascia”, concedendo qualcosina anche per lʼacquisto di unʼauto nuova ma non necessariamente elettrica o ibrida elettrica. Per Anfia, Unrae e Federauto (rispettivamente le aziende nazionali, quelle estere e i rivenditori) serviva una terza fascia per quelle vetture con emissioni di CO2 da 61 a 95 g/km. Invece il governo Conte si è limitato a confermare le due fasce da 0 a 20 g/km e da 21 a 60 g/km (prima era 70): nel primo caso l’Ecobonus prevede 4.000 euro di bonus sullʼacquisto, 6.000 in caso in caso di rottamazione di una vecchia auto fino allo standard Euro 4. Nel secondo (21-60 g/km) lʼecobonus è di 1.500 euro, che salgono a 2.500 con rottamazione.

 

Attenzione, perché cʼè un altro limite importante: lʼauto da comprare per accedere allʼecobonus non deve costare più di 50.000 euro, IVA esclusa. Oltre sarebbe considerato un prodotto di lusso e quindi non meritevole di premio. Eppure le auto che accedono allʼecobonus sono tutte elettriche o ibride plug-in (ricaricabili), e fatta eccezione per le city car, costano spesso ben più di 50.000 euro. In totale il governo stanzia 100 milioni di euro per il 2020 e 200 milioni per il 2021.

 

Per lʼindustria automotive, però, il disastro causato dal coronavirus meritava più attenzioni. I mercati europei sono crollati, le concessionarie erano chiuse, i piazzali zeppi di automobili, alcune già vendute ma con il lockdown che impediva di consegnarle. Ecco le buone ragioni per introdurre la terza fascia, così da farvi rientrare molte auto convenzionali a benzina, diesel e anche mild-hybrid. E ripartendo ne avrebbe beneficiato anche lʼErario, per il maggior gettito dʼIva generato dalle vendite. Per il Decreto Rilancio cʼè ora il passaggio parlamentare e, magari, un emendamento potrebbe estendere lʼEcobonus.

 

Le auto elettriche in Italia

Le auto elettriche in Italia

Allo stato attuale, i beneficiari veri dellʼEcobonus 2020 e 2021 sono i veicoli elettrici. Soltanto questi stanno sotto i 20 g/km di CO2, ma sono anche pochi, pochissimi. Secondo lʼACI, nel 2019, a fronte di un parco circolante di 39,5 milioni di veicoli, le auto elettriche sono appena 22.728, le ibride benzina/elettriche 316.209 e le ibride diesel/elettriche 18.359. Troppo poche, e chissà se basteranno 4.000 o 6.000 euro di sconto per farle apprezzare di più. Nel frattempo diamo uno sguardo ad alcune di queste auto della prima fascia dellʼEcobonus che gli italiani potranno acquistare.

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