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Dacia Spring, lʼelettrico davvero per tutti

Come da tradizione la Casa romena dà tantissimo per un prezzo contenuto e se la si usa in città c’è quasi tutto quello che serve

Sono tornati gli incentivi statali per le vetture a basso impatto inquinante e quindi tornano ad essere appetibili anche le vetture elettriche, sempre più utili e adatte all’uso cittadino, visto che subiscono meno (o non subiscono affatto, a seconda dei luoghi) limitazioni negli spostamenti o nei parcheggi.

Se poi la vettura elettrica in questione è anche una Dacia, ecco che alla praticità d’uso e al fattore inquinamento dell’aria si aggiunge anche l’economicità al momento dell’acquisto e quindi la nostra Spring diventa in sé immediatamente appetibile.

Una ventata di primavera con la city car no smog

Quanto costa - Ragion per cui parliamo subito del prezzo: a fronte di un listino leggermente aumentato rispetto all’anno scorso, con gli incentivi statali in caso di rottamazione servono poco più di 15.000 euro per portacela a casa nella versione Electric “base”, quindi parliamo comunque della vettura elettrica più conveniente sul mercato. Per la versione più accessoriata “Plus” servono circa 1.500 euro in più e diciamo subito che secondo noi vale la pena spenderli perché includono navigatore (molto efficiente) con comandi vocali e soprattutto videocamera posteriore e sensori di parcheggio, accessori che migliorano non di poco la vita di chi vive in città.

 

Come va - Ok il prezzo ma come va la Dacia Spring? Per quello per cui è stata progettata, benissimo. In città scatta rapida e silenziosa e anche se il motore non è potentissimo (45 CV), il peso contenuto la rende persino divertente. È maneggevolissima e lo sterzo gira in un fazzoletto senza mai indurirsi in manovra, quindi parcheggiare è davvero uno scherzo. Inoltre è un piccolo crossover e l’altezza da terra maggiorata la rende abilissima ad arrampicarsi sui… marciapiedi in caso di necessità.

Ufficio stampa

Non solo, abbiamo avuto occasione di guidarla un po’ sullo sterrato in campagna, anche piuttosto disconnesso, e la nostra Spring non ha fatto una piega, anzi è filata via agile e sicura grazie anche all’ottimo lavoro delle sospensioni che hanno assorbito buche e sassi come meglio non si potrebbe chiedere a una vettura “mini”. Da ciò ne consegue che anche su pavé e sanpietrini cittadini la risposta sia eccellente.

 

La qualità della vita a bordo - Dentro è sorprendentemente spaziosa anche dietro e le portiere sono comode da aprirsi, cioè nessun problema anche a “manovrare” due seggiolini. Il sistema di infotainment è completo, pratico da usare e acusticamente più che buono, complice anche la ovvia silenziosità di marcia. Ma attenzione: se serve, la presa Aux è di serie solo sulla “Plus”. Il posto guida è sufficientemente comodo anche per chi scrive che è alto 1,85 metri e pesa 100 kg: tutti i comandi sono facilmente raggiungibili e il loro uso è assolutamente intuitivo.

 

I consumi - L’autonomia fornita dalla batteria da 26,8 kWh è ottima e i consumi per kilowatt sono davvero ridotti, tanto che per la prima volta ci è risultata sensata la previsione dei 230 km di autonomia dichiarata.

 

I (pochissimi) difetti - Ovviamente da qualche parte si doveva risparmiare e quindi come da tradizione le plastiche sono un po’ leggere e le lamiere si “sentono” un po’ troppo, ad esempio quando si chiudono le portiere, rispetto alle concorrenti ben più costose. Non è una vettura fatta per l’autostrada (in generale le elettriche non lo sono ancora perché più si va veloce e più l’autonomia si riduce),

Ufficio stampa

dove diventa un po’ troppo leggera e la rumorosità dovuta all’insonorizzazione non impeccabile è quasi fastidiosa sopra i 100 km/h. Ma molte city car hanno lo stesso comportamento a velocità sostenuta, quindi non è da considerarsi un vero e proprio problema. 

 

L’unico difetto “strutturale” rilevato, secondo noi, è la mancanza di un Auto Hold, il sistema che blocca la macchina automaticamente ai semafori (e in salita o in discesa). Ciò che obbliga il conducente a tenere sempre schiacciato il pedale del freno perché altrimenti la Spring lentamente continuerebbe a muoversi, diminuendo di molto in città il comfort di guida, altrimenti assolutamente elevato. 

 

Quindi come da tradizione Dacia, la Spring offre tantissimo e lo fa in modo economico e confortevole. In virtù dei vantaggi delle vetture elettriche nell’uso tipico cittadino, se si ha una vecchia auto da rottamare, grazie agli incentivi statali, l’acquisto di questo piccolo crossover è una possibilità da tenere in seria considerazione.

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