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Al Museo Ferrari lʼincredibile carriera di Michael Schumacher

Inaugurata la mostra “Michael 50”

La vittoria più bella ‒ era solito dire Enzo Ferrari ‒ è la prossima che dobbiamo conquistare.

Di massime famose, e sempre acute, il Drake ne ha sparse in giro tante, ma stavolta fermarsi un attimo e ricordare i successi passati è doveroso, e affonda nella nostalgia come nellʼorgoglio. Perché stiamo parlando dei successi e dei bellissimi momenti che sono stati regalati al Cavallino da Michael Schumacher.

A Maranello è stata aperta la mostra “Michael 50”, che celebra i 50 anni del campionissimo tedesco, nato il 3 gennaio del 1969 e ancora fiero combattente nella sua gara più dura. Una mostra straordinaria, organizzata in collaborazione con la Fondazione Keep Fighting, che farà rivivere ai milioni di ferraristi nel mondo lʼincredibile carriera di Schumi: 7 titoli mondiali in Formula 1, 91 granpremi vinti e 155 podi. Nella Sala delle Vittorie a Maranello sono esposte alcune delle monoposto più importanti tra quelle guidate da Michael nei suoi 11 anni con la Scuderia, dalla F310 del 1996 (tre GP vinti alla prima stagione) alla F399 che diede il la a un ciclo di vittorie irripetibile nella storia della Formula 1.

Indimenticabile la F1-2000 della leggendaria “Alba Rossa”, quando a Suzuka Schumacher riportò a Maranello il titolo mondiale 21 anni dopo Jody Scheckter. E ancora la F2002 e la F2004, le vetture dei record, e la 248 F1 del 2006, con cui conquistò in Cina la sua ultima vittoria con la Ferrari, la numero 72. E poi cimeli, coppe, tutto quanto il campionissimo ha condiviso con la Scuderia, anche dopo aver concluso la carriera di pilota, visto il suo contributo nella messa a punto di vetture stradali come la 430 Scuderia del 2007 e la Ferrari California del 2008.