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Usa, 1.350 chilometri in bici per raccogliere fondi per la nipote malata: 53enne muore investito

L'incidente è avvenuto in South Dakota, a metà dell'impresa benefica del 53enne ciclista canadese Jean Pierre Petit

Aveva ideato un viaggio in bicicletta di 1.350 chilometri, da Winnipeg (Canada) a Hot Springs (South Dakota, Usa) per raccogliere fondi necessari alla nipote, affetta da una rara malattia al rene, in attesa di trapianto.

Jean Pierre Petit, canadese di 53 anni, si è dovuto però fermare a metà strada: un incidente ne ha causato la morte quattro giorni dopo, all'ospedale di Sioux Falls. Un camion lo ha investito mentre si trovava sulla Interstatale 29, in direzione sud.


A dare la notizia è stato il figlio di Jean Pierre, o JP come si faceva chiamare, sulla pagina Facebook, aperta dalla famiglia canadese per aggiornare, chi fosse interessato, sullo stato del viaggio. "La famiglia Petit informa tutti coloro che stanno seguendo il viaggio sulla pagina Cycle4Eveline - si legge sul post Facebook datato 13 giugno - che il nostro JP, marito, padre, nonno ed eroe, non è sopravvissuto alle ferite riportate nell'incidente".


L'incidente è avvenuto il 9 giugno sulla I-29 a 17 km a nord di Brookings, piccolo centro del South Dakota. Il 53enne canadese si trovava in sella alla bici, sulla corsia d'emergenza, a destra della carreggiata, quando un camion, anche lui diretto verso sud, lo ha investito. Un'ambulanza ha soccorso il ciclista, che aveva riportato diverse ferite, e lo ha trasportato nel vicino ospedale di Brookings, dove ha ricevuto i primi trattamenti di emergenza. Successivamente è stato deciso il trasferimento nella struttura di Sioux Falls dove, lunedì 13 giugno, Jean Pierre è morto. Al momento sono ancora in corso le indagini delle autorità per ricostruire la dinamica dell'incidente.


Jean Pierre ha così interrotto il proprio viaggio quando mancavano poco più di 650 chilometri alla destinazione. Nel frattempo i donatori avevano versato, stando agli aggiornamenti, oltre 17mila dollari. "Il suo gesto ci lascia un'incredibile eredità - conclude la famiglia su Facebook - come il suo recente sostegno a suo figlio e il suo piano di raccolta fondi a sostegno del trapianto di rene di Eveline e per altri bambini che hanno bisogno di cure nefrologiche".

 

Il ciclista solitario, con la sua morte, ha salvato altre vite: i suoi organi sono stati trapiantati.

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