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Ucraina, Zelensky: "Libereremo anche il Donbass e la Crimea" | Dugin attacca Putin, poi aggiusta il tiro: "Lui e la Russia non si arrenderanno mai"

Coprifuoco a Kherson per motivi di sicurezza. Kiev respinge la ripresa dei negoziati. Medvedev: "La Russia non ha ancora usato tutto il suo arsenale". Gli ucraini liberano 3mila chilometri quadrati di territorio in un giorno

Ucraina, Zelensky: "Libereremo anche il Donbass e la Crimea" | Dugin attacca Putin, poi aggiusta il tiro: "Lui e la Russia non si arrenderanno mai" - foto 1
Ansa

La guerra in Ucraina giunge al 262esimo giorno.

Zelensky annuncia i prossimi obiettivi della controffensiva ucraina: "Libereremo anche il Donbass e la Crimea". Aleksandr Dugin, filosofo e ideologo del nazionalismo russo, attacca duramente Vladimir Putin dopo la ritirata dalla città di Kherson, definita come "l'ultima linea rossa" accettabile per l'operazione militare speciale in Ucraina. Poi però afferma: "Nessuno gli ha voltato le spalle, lui e la Russia non si arrenderanno mai". Intanto nella città appena liberata dall'occupazione viene introdotto il coprifuoco dalle 17 alle 8 "per motivi di sicurezza". Durante il ritiro le truppe di Mosca hanno fatto saltare almeno sette ponti nella regione meridionale, di cui quattro sul fiume Dnepr. Il presidente Zelensky esulta: "Kherson è nostra". Il procuratore ucraino: "No a colloqui con Mosca". Intanto Medeved avverte: "Non abbiamo ancora usato tutto l'arsenale".

  • 12 nov

    Dugin: Russia non capitolerà, ultimo passo sarà uso di armi nucleari

    "L'Occidente, che sta esercitando una pressione straordinaria sulla Russia, non comprende che in nessun caso la Russia e Putin capitoleranno. L'ultimo passo può essere solo l'uso di armi nucleari. Il presidente ha detto chiaramente: non capitoleremo. Mettere all'angolo la Russia comporterà il suicidio dell'Occidente e dell'intera umanità". Così su Telegram il filosofo russo Alexander Dugin ribadendo la fedeltà a Putin.

  • 12 nov

    Zelensky: 60 insediamenti regione Kherson sotto controllo Kiev

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale ha spiegato che i militari delle forze armate ucraine hanno già stabilito il controllo su 60 insediamenti nella regione di Kherson. Lo riporta Unian.

  • 12 nov

    Blinken: Kiev decide tempi e contenuti negoziati con Russia

    "Sta all'Ucraina decidere i tempi e i contenuti" di eventuali negoziati con la Russia. Lo ha detto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, al ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, al quale ha ribadito il sostegno incrollabile americano a sostenere Kiev nel "mitigare gli effetti dei continui attacchi russi alle infrastrutture essenziali".

  • 12 nov

    Dugin: nessuno ha voltato le spalle a Putin

    "L'Occidente ha iniziato a insinuare che dopo la resa a Kherson, io e i patrioti russi ci siamo rivoltati contro Putin e avremmo chiesto le sue dimissioni. Questa accusa è venuta fuori dal nulla. È ovvio che nessuno ci crederà. Ma giusto per essere sicuri: nessuno ha voltato le spalle a Putin, sia io che tutti gli altri patrioti russi lo supportiamo incondizionatamente. Il dolore per la perdita di Kherson è una cosa, l'atteggiamento verso il comandante in capo è un'altra". Lo chiarisce su Telegram il filosofo Alexander Dugin aggiungendo: "Siamo fedeli a Putin e sosteniamo l'operazione militare fino alla fine".

  • 12 nov

    Dugin: "Putin e la Russia non si arrenderanno mai"

    "L'Occidente, che sta esercitando pressioni eccessive, non comprende che la Russia e Putin non capitoleranno in nessun caso". Lo afferma in un lungo comunicato Alexander Dugin, sottolineando che il presidente russo "è stato chiaro: non molliamo. Catturare la Russia è un suicidio per l'Occidente e per l'umanità". Il filosofo e ideologo del nazionalismo russo dichiara poi che "nessuno ha voltato le spalle a Putin, io e tutti i patrioti russi lo supportiamo incondizionatamente".

  • 12 nov

    Russi via da Kherson: Dugin contro Putin - VIDEO

  • 12 nov

    Zelensky: "Libereremo anche il Donbass e la Crimea"

    Zelensky annuncia i prossimi obiettivi della controffensiva ucraina. "Non dimentichiamo nessuno, non lasceremo nessuno indietro. La gioia per la liberazione di Kherson la proveranno anche a Henicesk e Melitopol", afferma il presidente ucraino. "Arriveremo in tutte le nostre città e i villaggi del Donbass. Vedremo sicuramente le forze ucraine incontrare le bandiere ucraine in Crimea, che i cittadini tengono ancora lì, e ce ne saranno centinaia per le strade il giorno della liberazione".

  • 12 nov

    Ucraina: coprifuoco a Kherson per motivi di sicurezza

    A Kherson, appena liberata dall'occupazione russa, viene introdotto il coprifuoco dalle 17 alle 8. Lo annuncia il presidente dell'amministrazione statale regionale, Yaroslav Yanushevich, parlando di "motivi di sicurezza". Anche la possibilità di entrare e uscire dalla città sarà limitata fino al termine delle attività di sminamento.

  • 12 nov

    A Kherson tornano polizia, radio e tv ucraini dopo ritiro russo

    Gli agenti della polizia ucraina e i servizi televisivi e radiofonici nazionali sono tornati nella città di Kherson dopo il ritiro delle truppe russe. A riferirlo è il Guardian. Il capo della polizia nazionale ucraina, Ihor Klymenko, ha riferito in un post su Facebook che circa 200 agenti sono al lavoro in città, allestendo posti di blocco e documentando prove di possibili crimini di guerra. Le squadre di polizia stavano anche lavorando per identificare e neutralizzare ordigni inesplosi, e un geniere è rimasto ferito mentre sminava un edificio amministrativo, ha detto Klymenko. Intanto, l'organismo di controllo delle comunicazioni dell'Ucraina ha affermato che le trasmissioni televisive e radiofoniche nazionali sono riprese in città, e Roman Holovnya, consigliere del sindaco di Kherson, ha affermato che aiuti umanitari e rifornimenti hanno iniziato ad arrivare dalla vicina regione di Mykolaiv. Parlando alla TV ucraina, il consigliere ha descritto la situazione nella città come "una catastrofe umanitaria", spiegando che ai residenti mancavano acqua, medicine e cibo.

  • 12 nov

    Kuleba: "Pronto a valutare un incontro con Lavrov"

    Il ministro degli Esteri ucraino, Dmitry Kuleba, ha fatto sapere che valuterà la possibilità di incontrare il suo omologo russo Sergej Lavrov "se riceverà una proposta adeguata". Lavrov "non ha chiesto un incontro, come è consuetudine in diplomazia. Se lo farà valuteremo attentamente la sua richiesta, tenendo conto di tutti gli aspetti e le realtà della situazione", ha detto Kuleba al vertice dell'Associazione delle nazioni del Sud-Est Asiatico.

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