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I leader, riuniti a Bruxelles, non prevedono di introdurre tamponi molecolari fra gli Stati membri. La durata del Green pass sarà di nove mesi
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Qualsiasi aggressione militare russa contro l'Ucraina "avrà enormi conseguenze e costi elevati, incluse misure restrittive coordinate con i partner". Lo hanno deciso i leader Ue al Consiglio europeo. Secondo Emmanuel Macron, non sono previsti tamponi molecolari per muoversi fra gli Stati membri. Per quanto riguarda i vaccini, il richiamo andrà somministrato al più tardi sei mesi dopo il completamento del ciclo, mentre la durata del Green pass sarà di nove mesi.
Il Consiglio europeo incoraggia inoltre "sforzi diplomatici" e "sostiene il formato Normandia nell'attuazione degli accordi di Minsk". I leader Ue hanno chiesto a Mosca una "immediata de-escalation", dopo l'ammassamento di truppe al confine con l'Ucraina.
Von der Leyen: "Green pass valido nove mesi" - Al termine della riunione ha parlato anche il presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. "Per il certificato digitale Covid presenteremo un atto delegato per un approccio uniforme sui richiami e la durata del certificato. Il richiamo va somministrato al più tardi sei mesi dopo il completamento del ciclo vaccinale", mentre la durata del Green Pass sarà di nove mesi.
180 milioni di dosi Pfizer adattate - "Ho informato i leader che i nostri contratti prevedono che i produttori potranno adattare i loro vaccini, se richiesto, in cento giorni. In questo contesto sono felice di informarvi che gli Stati membri hanno concordato di attivare una prima tranche di più di 180 milioni di dosi aggiuntive di vaccini adattati nel nostro terzo contratto con Pfizer-BioNTech", ha proseguito la von der Leyen.
Macron: "Non prevediamo di introdurre test Pcr fra i Paesi Ue" - "Siamo attaccati al buon funzionamento dello spazio comune, dunque non contiamo di introdurre i test Pcr nei confronti dei Paesi europei, ma verso dei Paesi terzi". Lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron.
"Rafforzare la cooperazione con i Paesi di frontiera" - Nelle conclusioni del Consiglio Ue sul dossier migranti si legge inoltre di "considerare i modi per rafforzare la cooperazione e gli accordi per sostenere gli Stati membri che affrontano sfide specifiche alle frontiere esterne dell'Ue, incluse le guardie di frontiera e la sorveglianza aerea".
"Lavorare a misure contro strumentalizzazione e tratta" - Il Consiglio europeo ribadisce poi "la sua condanna dei tentativi di Paesi terzi di strumentalizzare i migranti a fini politici. Sottolinea la necessita' di sviluppare strumenti per affrontare la strumentalizzazione della migrazione. Chiede un rapido lavoro sulla proposta sulle misure contro gli operatori dei trasporti che facilitano o si dedicano alla tratta di persone o al traffico di migranti in relazione all'ingresso illegale nel territorio dell'Unione europea".
Nessun accordo sul prezzo dell'energia - Il vertice dei leader Ue termina senza conclusioni sul prezzo dell'energia. Secondo fonti europee anche la nuova bozza di testo, presentata intorno alle 23, non è riuscita a soddisfare tutti i Paesi. I leader comunitari hanno dunque preferito rimandare la discussione. I temi caldi sono i riferimenti al mercato europeo della CO2, l'Ets, e l'atto che deciderà a quali condizioni nucleare e gas naturale possano essere considerati attività sostenibili.
"Complementari alla Nato, che rimane il fondamento" - L'Ue si impegna a cooperare strettamente con la Nato, "nel pieno rispetto dei principi enunciati nei trattati e di quelli concordati dal Consiglio europeo, compresi i principi di inclusività, reciprocità e autonomia decisionale dell'Unione. Le relazioni transatlantiche e la cooperazione Ue-Nato sono fondamentali per la nostra sicurezza globale. Un'Ue più forte e più capace contribuirà positivamente alla sicurezza globale e transatlantica ed è complementare alla Nato, che rimane, per quegli Stati che ne fanno parte, il fondamento della loro difesa collettiva".
"Più responsabilità e capacità di agire in autonomia" - L'Europa si è detta inoltre "impegnata a favore dell'ordine internazionale basato su regole, con le Nazioni Unite al centro, e a rafforzare la cooperazione con i partner di tutto il mondo per affrontare insieme le minacce e le sfide comuni. Di fronte all'aumento dell'instabilità globale, alla crescente concorrenza strategica e alle complesse minacce alla sicurezza, l'Ue assumera' maggiori responsabilità per la propria sicurezza e nel campo della difesa, seguira' una linea d'azione strategica e aumentera' la sua capacita' di agire in modo autonomo".