Il leader della Lega interviene sull'attacco della Russia e ribadisce la necessità di arrivare alla pace attraverso il dialogo
Matteo Salvini è intervenuto come ospite nel corso della puntata di "Dritto e Rovescio" di giovedì 3 marzo, per analizzare la crisi tra Russia e Ucraina.
"Io lavoro, prego e credo nella pace perché la guerra è una cosa troppo grossa per fare analisi, qui c'è qualcuno che attacca e qualcuno che si difende. E in questo il popolo italiano sta mostrando enorme generosità - esordisce il leader della Lega nella trasmissione di Rete 4 - Questo è il momento della grande unità nazionale: l'abbiamo mostrata combattendo il Covid, la guerra è peggio e dobbiamo lavorare tutti nel nome del cessate il fuoco e della pace".
Salvini ha poi precisato di aver incontrato diversi ambasciatori, tra cui quello ucraino e quello russo, perché "bisogna ragionare con tutti". "Anche l'Occidente ha le sue colpe, perché quando scappa (come ha fatto dall'Afghanistan, dalla Libia, dall'Iraq), chi usa la violenza è incentivato a usare la violenza".
E sulle armi offerte dall'Italia all'Ucraina aggiunge: "Io ho votato per sostenere la difesa e per gli aiuti umanitari e militari perché la Lega si è impegnata in Italia, in Europa e nel mondo a sostenere la reazione delle democrazie occidentali. Però bisogna insistere sulla diplomazia, sul dialogo, per raggiungere la pace".