Il presidente bielorusso invoca trattative di pace. Ucraina, Zelensky: "Al vertice di Malta concordata una dichiarazione di base e unificante"
di Redazione onlineLa guerra in Ucraina giunge al giorno 614. Zelensky riferisce che i 66 Paesi presenti al vertice di Malta sulla pace hanno concordato una dichiarazione "di base e unificante". Le perdite tra i soldati russi dall'invasione del 22 febbraio 2022 sfiorano quota 300mila. I media russi riportano di un tentativo di attacco alla centrale nucleare di Kursk da parte di droni ucraini. Alcuni piloti di Kiev sono giunti negli Stati Uniti, dove saranno addestrati sui caccia F-16. Il presidente bielorusso Aljaksandr Lukashenko invoca i negoziati di pace: "Tra Mosca e Kiev situazione di grave stallo. La gente sta morendo, dobbiamo sederci al tavolo dei negoziati e trovare un accordo".
L'Ucraina, guidata dai suoi "sponsor occidentali", sta cercando di "ispirare pogrom" in Russia. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin.
Vladimir Putin accusa gli Stati Uniti di essere responsabili del "caos mortale" in cui è precipitato il Medio Oriente. "L'America si indebolisce, perde posizioni. Ormai la Pax americana è una cosa del passato", ha detto il presidente russo.
L'accusa mossa dalla Russia all'Ucraina sul ruolo avuto nella rivolta all'aeroporto di Makhachkala è "assurda". Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Matthew Miller.
L'Ucraina ha accusato la Russia di incolparla dei disordini scoppiati all'aeroporto di Makhachkala, nella repubblica russa del Daghestan. Maria Zakharova, portavoce del ministro degli Esteri russo, aveva sostenuto che il governo ucraino avesse svolto "un ruolo chiave" nelle violenze scoppiate ieri, con l'obiettivo di "destabilizzare la Russia" provocando divisioni etnico-religiose.
Il ministero della Difesa russo ha detto che le forze ucraine hanno tentato di attaccare il ponte di Crimea con otto missili Storm Shadow, che sono stati tutti abbattuti. Lo riferiscono le agenzie russe.
I disordini all'aeroporto di Makhachkala, in Daghestan, sono il risultato di "interferenze esterne". E' quanto ha detto nel corso di una conferenza stampa il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov. "E' noto e ovvio che gli eventi di ieri intorno all'aeroporto di Makhachkala sono in gran parte il risultato di interferenze esterne, compresa l'influenza delle informazioni esterne", ha detto Peskov ai giornalisti. Inoltre, il portavoce ha precisato che il presidente della Russia, Vladimir Putin, viene costantemente aggiornato sulla situazione dal Comitato investigativo, Guardia nazionale e il governatore della regione, Sergej Melikov
Dopo le violenze in Daghestan, il presidente russo Vladimir Putin ha programmato un incontro con il primo ministro, il ministro degli Esteri e i responsabili delle agenzie di sicurezza per discutere "i tentativi occidentali di spaccare la società russa utilizzando gli eventi in Medio Oriente". Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalle agenzie russe.
L'esercito ucraino ha segnalato di aver "colpito con successo", nella notte fra domenica e lunedì, un sistema di difesa antiaereo russo nella Crimea annessa da Mosca. "Le forze armate ucraine hanno colpito con successo un sito strategico del sistema di difesa antiaerea sulla costa occidentale della Crimea", ha informato su Telegram il centro di comunicazione strategica dell'esercito, senza fornire ulteriori dettagli.
La Russia ha avvertito l'Occidente che la costante escalation del conflitto con Mosca nella guerra in Ucraina minaccia uno scontro militare diretto tra potenze nucleari. "La linea occidentale porta con sé la minaccia di uno scontro militare diretto tra le potenze nucleari, che è carico di conseguenze catastrofiche". Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, parlando allo Xiangshan Forum di Pechino, ha accusato l'Occidente di voler infliggere una "sconfitta strategica" a Mosca in una "guerra ibrida", elogiando invece le relazioni Russia-Cina come un modello "esemplare" per i Paesi "che non voglio legarsi al blocco occidente"
Il ministro degli Esteri russo Sergey Shoigu è a Pechino per "una visita di lavoro" nell'ambito della partecipazione allo Xiangshan Forum, giunto alla decima edizione, un appuntamento sulla difesa e sulla sicurezza sponsorizzato dal ministero della Difesa cinese.
Il mais diventa sempre più introvabile in Italia. La coltivazione del principale alimento per mucche, maiali, polli, tacchini, oche e anatre si è dimezzata (-50%) negli ultimi vent'anni a causa dei costi di produzione, dei cambiamenti climatici e delle importazioni dall'estero che espongono l'Italia alle conseguenze delle tensioni internazionali come la guerra in Ucraina. È quanto emerge dall'analisi della Coldiretti.
Il presidente ucraino Voldymyr Zelensky ha riferito che "ci sono buone notizie a seguito dell'incontro di Malta", in cui si è discussa la formula di pace di Kiev con la partecipazione dei rappresentanti di 66 Paesi. "È stata concordata una dichiarazione di base e unificante".
Russia e Ucraina sono bloccate in una situazione di "grave stallo" e le due parti devono sedersi e negoziare la fine del conflitto. Lo ha dichiarato nel fine settimana il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, alleato del russo Vladimir Putin. Lo riporta il sito della Reuters. "Ci sono abbastanza problemi da entrambe le parti e in generale la situazione è ora di grave stallo: nessuno può fare nulla per rafforzare o far avanzare la propria posizione", ha detto Lukashenko. "La gente sta morendo. Dobbiamo sederci al tavolo dei negoziati e trovare un accordo", ha aggiunto il leader bielorusso.
Dal 10 ottobre, giorno in cui è iniziata l'offensiva russa nei pressi di Avdiivka, Mosca ha perso più di 6.500 soldati. Lo ha dichiarato il portavoce delle forze di difesa di Tauride, Alexander Shtupun, come riferito da Rbc Ucraina. "Se parliamo del numero di perdite Avdiivka è la più grande sconfitta per i russi. Se contiamo dal 10 ottobre, le perdite totali del nemico nella regione di Donetsk nell'area di responsabilità della Brigata Tavria ammontano a quasi 6.500 persone", ha detto Shtupun.