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Ucraina, Putin: "Terzo round di colloqui nel weekend, ma intesa solo se Zelensky accetta nostre richieste"

Il presidente russo avverte l'Occidente: "Non esasperate la situazione con altre misure". Von der Leyen: "Ue e Usa pronti a sanzioni più severe"

L'Ucraina e la Russia si riuniranno per il terzo round di colloqui nel weekend.

Lo ha annunciato il presidente russo Vladimir Putin, durante una conversazione telefonica con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. In precedenza si era ipotizzato che i negoziati potessero riprendere la prossima settimana. Scholz, da parte sua, ha chiesto al capo del Cremlino lo "stop immediato" delle ostilità per consentire gli aiuti umanitari.

 

 

"Intesa solo se Kiev accetta tutte le richieste" - Vladimir Putin ha detto nel colloquio telefonico con il cancelliere tedesco Olaf Scholz che un'intesa con Kiev è possibile solo "se tutte le richieste russe" vengono soddisfatte. 

 

"Non esasperate la situazione con altre sanzioni" - Il presidente russo ha poi avvertito coloro che si oppongono alle azioni di Mosca in Ucraina di "non esacerbare la situazione" imponendo ulteriori sanzioni al suo Paese. "Non abbiamo cattive intenzioni contro i nostri vicini", ha detto Putin durante una riunione del suo governo trasmessa da Rossiya 24, tv controllata dallo Stato, spiegando che il governo "non vede la necessità" che i Paesi vicini intraprendano ulteriori azioni che "peggiorino i nostri rapporti".

 

 

"I negoziati si fanno in silenzio" - Il Cremlino è convinto che i colloqui tra le delegazioni della Federazione Russa e dell'Ucraina debbano essere condotti "nel silenzio e non essere oggetto di divulgazione pubblica". A riferirlo è il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. La firma di qualsiasi tipo di documento nei negoziati russo-ucraini in corso "non è all'ordine del giorno".

 

Von der Leyen: "Ue e Usa pronti a sanzioni più severe" "Sappiamo che questo conflitto è lontano dalla fine. E siamo pronti a nuove severe sanzioni, se Putin non ferma e inverte la rotta della guerra che ha scatenato". Lo ha affermato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, in una dichiarazione alla stampa congiunta con il segretario di Stato Usa Antony Blinken, che ha incontrato a Bruxelles, a margine delle riunioni della Nato e del Consiglio Esteri dell'Ue. "La visita in Europa di Blinken illustra quanto vicine siano le relazioni fra Usa ed Europa nella risposta all'aggressione russa all'Ucraina: abbiamo deciso e dispiegato sanzioni in tempo record, sanzioni che mostrano la determinazione di fermare la guerra di Putin", ha detto von der Leyen.

 

"Le sanzioni stanno già producendo i loro effetti. La Banca centrale russa non può più prendere misure per difendere il valore del rublo, che sta precipitando, e ha dovuto portare i tassi d'interesse al 20%. L'inflazione continua a salire e la borsa a Mosca resta chiusa dall'inizio di questa settimana. Una dopo l'altra le società dell'Occidente stanno fermando produzione, investimenti e vendite in Russia. E la cooperazione europea con gli Usa è al cuore di questa risposta, e ha messo insieme un numero sempre crescente di Paesi che hanno adottato sanzioni simili", oltre a Canada e Regno Unito, anche Norvegia, Svizzera, Australia. 

 

"Più di 40 Paesi sono parzialmente o completamente allineati alle nostre sanzioni, e questa è la testimonianza della determinazione della comunità internazionale di respingere questa invasione".   Inoltre, ha aggiunto, "ben 141 Paesi all'Assemblea generale dell'Onu, una maggioranza schiacciante, hanno condannato la brutale invasione dell'Ucraina da parte della Russia, e solo quattro Paesi di 193
hanno fiancheggiato la Russia". "Il presidente Putin - ha sottolineato la presidente della Commissione - è sempre più isolato nella comunità internazionale, ma di fronte alle proteste del mondo il suo esercito continua con i bombardamenti e gli attacchi missilistici, e gli attacchi ai civili vanno intensificandosi. L'Unione europea e gli Usa continueranno a restare al fianco dell'Ucraina, del suo coraggioso popolo e dei suoi leader determinati".

 

Bombardato l'aereo ucraino più grande del mondo, ecco le foto del Mriya distrutto

Arrivano sui social le immagini che dimostrano la distruzione del più grande aereo cargo del mondo, l'Antonov-225 Mriya di fabbricazione ucraina, rimasto bruciato in un attacco russo all'aeroporto di Hostomel vicino alla capitale. La riparazione dell'aereo costerebbe più di 3 miliardi di dollari. "Questo era l'aereo più grande del mondo, l'AN-225 'Mriya' ('Dream' in ucraino). La Russia ha distrutto il nostro 'Mriya'. Ma non potranno mai distruggere il nostro sogno di uno Stato europeo forte, libero e democratico. Prevarremo", aveva scritto su Twitter il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba.

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