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Ucraina, Peskov: "Useremo armi nucleari solo se esistenza della Russia è minacciata" | Gli Usa: "Sono degli irresponsabili"

Giovedì nel vertice Nato di Bruxelles si parlerà di attacchi chimici e nucleari. Gli esperti vedono alzarsi la probabilità di conflitto atomico

Guerra nucleare: gli arsenali, la difesa in Europa e la propaganda russa

La Russia utilizzerà armi nucleari "solo se la sua stessa esistenza sarà minacciata".

Lo ha affermato Dimitri Peskov, portavoce del Cremlino, citato dall'agenzia russa Tass. "L'operazione speciale in Ucraina procede come previsto, in linea con i suoi compiti. Nessuno pensavo che un'operazione militare avrebbe richiesto un paio di giorni", ha aggiunto. Parole che secondo il portavoce del Pentagono, John Kirby, sono "pericolose". "Non è il modo in cui una potenza nucleare responsabile dovrebbe agire", ha detto in merito a quanto dichiarato dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

 

Dopo aver ordinato l'allerta del sistema russo di deterrenza nucleare il 27 febbraio, a tre giorni dall'inizio del conflitto, Vladimir Putin ha lanciato un altro inquietante monito agli occidentali. "In Russia abbiamo un concetto di sicurezza interna ed è pubblico. Potete leggere tutti i motivi per cui vengono utilizzate le armi nucleari - ha spiegato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un'intervista alla Cnn -. Se c'è una minaccia esistenziale per il nostro Paese, le armi nucleari possono essere utilizzate secondo il nostro concetto". 

 

 

L'esperto: "Si alza la probabilità di uso testate atomiche" - Parole arrivate dopo che la giornalista Christiane Amanpour gli aveva chiesto se il presidente russo escludesse l'impiego di armi atomiche nel contesto del conflitto ucraino. Tra l'altro Ulrich Kühn, esperto di armi nucleari dell'Università di Amburgo e del Carnegie Endowment for International Peace, citato dal New York Times, aveva definito "basse" ma "in aumento" le probabilità che Mosca possa decidere di usare armi nucleari "minori" o tattiche, cioè di una potenza inferiore rispetto alle bombe che nell'agosto del 1945 distrussero Hiroshima e Nagasaki. In prima battuta, secondo la sua analisi, lanciandole contro aree disabitate anziché contro le truppe ucraine, a scopo dimostrativo. "È orribile parlare di queste cose - ha commentato Kühn - ma dobbiamo considerare che questa sta diventando una possibilità".

 

 

Portavoce Pentagono: parole Peskov sul nucleare pericolose - Il portavoce del Pentagono, John Kirby, ha definito le parole di Mosca sul nucleare "pericolose". "Non e' il modo in cui una potenza nucleare responsabile dovrebbe agire", ha detto in merito a quanto dichiarato dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Allo stesso tempo Kirby ha detto che il Pentagono non vede segnali tali da ritenere necessario "cambiare la postura di deterrenza".
 

Alla Nato si discute su armi chimiche e nucleari - Uno dei temi del vertice Nato in programma giovedì a Bruxelles sarà anche definire una risposta comune nel caso Putin passi alle armi chimiche e biologiche (o peggio nucleari). Per qualche leader europeo dovrebbe essere una "linea rossa" ma il presidente americano resta cauto preferendo parlare di "conseguenze severe". Dall'altra parte dell'Atlantico, anche Mosca ha respinto le accuse, definendole "insinuazioni malintenzionate". "Noi non abbiamo simili armi", ha replicato il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov.

 

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