Ucraina, l'italiano che ha lasciato il calcio per arruolarsi: "Pronti per 'missione suicida', questo sarà il mio ultimo video"
"Se riuscirò farò avere mie notizie il prima possibile. Sperando che tutto vada bene", ha detto
Da quando ha lasciato il calcio per unirsi alle brigate internazionali in Ucraina, il 29enne ex portiere delle squadre Legnano, Pro Patria e Bra Ivan Luca Vavassori, ha documentato la guerra su TikTok.
Nell'ultimo filmato postato, il giovane nato in Russia ma adottato a cinque anni da una famiglia piemontese ha annunciato che sta per partire per una missione "suicida". "Questo sarà il mio ultimo video non so per quanto tempo. Se riuscirò farò avere mie notizie il prima possibile. Sperando che tutto vada bene", ha detto.
@ivanlucavavassori Siamo pronti per morire tentando di fare qualcosa di storico. Forza e Onore ragazzi #ukraine ♬ Le Calin - 斌杨Remix
L'italiano dice di far parte della fanteria e di essere un "assaltatore". "Con il maggiore abbiamo deciso che attaccheremo in solitaria, senza che nessuno sappia niente. La nostra sarà una missione suicida perché abbiamo pochissime unità contro un intero esercito. Sarà un suicidio totale, ma preferiamo provare", conclude mentre sulle immagini passa la scritta "morire vent'anni prima o vent'anni dopo poco importa. Quel che importa è morire bene. Soltanto allora inizia la vita".
Vavassori è il figlio adottivo di Alessandra Sgarella, l'imprenditrice rapita a Milano nel 1997 e tenuta prigioniera per quasi dieci mesi nella Locride, in Calabria. Proprio nei giorni precedenti il sequestro, la donna e il marito Pietro avevano deciso di adottare Ivan Luca, originario di Elektrostal, vicino a Mosca. Sgarella è poi morta nel 2011 per una malattia.
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