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Il Cremlino: "La Nato vuole rimanere nemica della Russia: i risultati del vertice sono allarmanti"

​​​​​​Mosca avverte: "Le capitali europee potrebbero diventare obiettivi dopo i missili Usa in Ue". Il primo ministro ungherese Orban, durante il vertice di Washington dell'Alleanza, si sarebbe espresso contro l'adesione di Kiev alla Nato

di Redazione online
14 Lug 2024 - 15:46

La guerra in Ucraina giunge al giorno 872. Mosca dichiara: "La Nato vuole rimanere nemica della Russia. I risultati del vertice sono allarmanti per noi". Il primo ministro ungherese Orban si è espresso contro l'adesione di Kiev alla Nato durante una riunione plenaria a cui era presente anche il presidente ucraino Zelensky al vertice di Washington dell'Alleanza nordatlantica. Lo riferisce l'agenzia di stampa americana Bloomberg. Intanto, dopo il dispiegamento in Europa dei missili Usa a lungo raggio, il Cremlino avverte: ora le capitali europee potrebbero diventare obiettivi.

Nato: "Sull'Ucraina forte messaggio per la Russia"

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La Nato vuole rimanere nemica della Russia: lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un'intervista al canale televisivo Rossiya-1, come riporta la Tass. "I risultati del vertice Nato sono allarmanti per noi. - afferma Peskov - L'alleanza dimostra la sua intenzione di rimanere il nostro nemico. L'Alleanza non ha optato per alcuna flessibilità riguardo alla nostra principale preoccupazione sull'adesione dell'Ucraina alla Nato. Al contrario, l'alleanza ha chiarito che l'Ucraina sarà nella Nato", ha dichiarato Peskov.


Il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov, ha affermato che è ancora possibile trovare punti di convergenza tra la Russia e gli Stati Uniti. "Certamente è possibile", ha detto Peskov in un'intervista al canale televisivo Rossiya 1. "Se non fosse possibile, la diplomazia come professione avrebbe cessato di esistere molto tempo fa, perché non necessaria", ha aggiunto il portavoce. Attualmente, secondo Peskov, "sono soprattutto i militari e i diplomatici che lavorano" in questo senso.
 


Parlando dopo l'attentato a Donald Trump, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha incoraggiato gli Stati Uniti a fare un "inventario" delle loro "politiche di incitamento all'odio contro gli oppositori politici, i paesi e le persone", cogliendo l'occasione del tentativo di omicidio per denunciare il sostegno americano a Kiev. Rivolgendosi a "coloro che negli Usa votano per la fornitura di armi a Zelensky", Zakharova ha accusato Washington di fomentare "attacchi contro il presidente russo. Forse è meglio usare questi soldi per finanziare chi dovrebbero garantire la legge e l'ordine negli Usa?", conclude.


Il primo ministro ungherese Viktor Orban si è espresso contro l'adesione di Kiev alla Nato durante una riunione plenaria a cui era presente anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al vertice di Washington dell'Alleanza nordatlantica, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa americana Bloomberg. Durante il summit dell'11 luglio Orban ha rifiutato di sostenere il sostegno militare all'Ucraina e ha suggerito che Kiev non dovesse unirsi all'alleanza, secondo fonti della Bloomberg. L'agenzia di stampa afferma che "alcuni leader hanno reagito suggerendo che la storia della stessa Ungheria dimostra perché l'Ucraina appartiene all'alleanza".


"Nella regione di Dnipro si sono udite alcune esplosioni". Lo riporta Ukrainska Pravda, citando Suspilne Dnipro e aggiungendo che nella regione è in corso "un allarme antiaereo".


Un attacco missilistico russo contro il villaggio di Budy - nella regione di Kharkiv in Ucraina orientale -, ha causato il ferimento di almeno 25 persone, tra cui due bambini. Lo rende noto la procura regionale di Kharkiv. Lo scrive l'Ukrainska Pravda.

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