TEMPO REALE
Ucraina, Transnistria chiede aiuto alla Russia contro la Moldavia | Von der Leyen: "Sequestrare beni a Mosca per produrre più armi" | Francia: "Impossibile"
Kiev: "Le parole di Macron sulle truppe un buon segnale". Scholz: "Nessun soldato arriverà dagli Stati Ue". Ok finale del Pe al fondo da 50 miliardi per Kiev
La guerra in Ucraina è giunta al giorno 735.
Le autorità dell'autoproclamata Repubblica della Transnistria, entità separatista filorussa sul territorio della Moldavia, hanno detto che intendono chiedere "aiuto" a Mosca contro le "pressioni" di Chisinau. Immediata la risposta del Cremlino: "Proteggere la Transnistria è tra le nostre priorità". Intanto, il presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen ha detto che "è tempo di discutere dell'utilizzo dei profitti inaspettati dei beni russi congelati per acquistare congiuntamente equipaggiamenti militari per l'Ucraina". Ma la Francia ha bocciato la proposta.
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28 feb G7, Giorgetti: "Su asset russi abbiamo un lavoro duro da fare"
"La presidenza italiana al G7 ha un duro e complicato lavoro tecnico per dare basi legali solide all'utilizzo degli asset finanziari russi per indennizzare l'Ucraina". Così il ministro Giorgetti lasciando i lavori del G7/ G20.
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28 feb Consigliere Zelensky ringrazia la Santa Sede: "Lavoro proficuo"
"Un lavoro proficuo, un grande ringraziamento ai rappresentanti della Santa Sede": così Mykhailo Podolyak, il consigliere del presidente ucraino Volodymir Zelensky, commenta con 'Avvenire' l'opera umanitaria del cardinale Matteo Zuppi, inviato del Papa per la pace in Ucraina. Tra i risultati ottenuti dalla missione della Santa Sede c'è il ritorno di molti bambini che erano stati portati in Russia. "La Russia è assolutamente indifferente alla sorte delle persone e dei bambini, e quindi è sicuramente molto positivo - ha rimarcato Podolyak - che il Vaticano si sia unito a noi".
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28 feb Usa: "Sosteniamo la sovranità della Moldavia"
Gli Stati Uniti sostengono la sovranità della Moldavia dopo che le autorità della autoproclamata Repubblica della Transnistria, entità separatista filorussa, hanno detto che intendono chiedere "aiuto" a Mosca contro le "pressioni" di Chisinau. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller.
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28 feb Mosca: "Proteggere la Transnistria è una priorità"
La Russia tiene in considerazione la richiesta di aiuto da parte della Transnistria, poiché "proteggere gli interessi dei cittadini dell'entità separatista in Moldavia è tra le priorità" di Mosca. Lo ha detto il ministero degli Esteri, citato dalle agenzie russe.
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28 feb Francia: "Per sequestro asset russi servono le condizioni"
"Attualmente non ci sono le basi legali per sequestrare gli asset russi congelati in Occidente, che valgono 200 miliardi di euro. Dobbiamo lavorare ancora e muoverci nel quadro della legge internazionale e dello stato di diritto". Lo ha detto il ministro francese, Bruno Le Maire.
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28 feb Moldavia: "Dal congresso della Transnistria solo propaganda"
Il governo della Moldavia liquida il congresso della Transnistria che ha chiesto aiuto a Mosca, come "un evento puramente propagandistico" ed è convinto che le sue decisioni non costituiscano una minaccia di escalation.
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28 feb Tusk (Polonia): "Tensioni in Transnistria pericolose per la regione"
Le tensioni in Transnistria sono "pericolose" per la regione. Lo ha detto il premier polacco Donald Tusk dopo che i separatisti filorussi hanno chiesto aiuto a Mosca per difendersi dalle "pressioni" della Moldavia.
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28 feb Leader Parlamenti Ue chiedono agli Usa di sbloccare i fondi
I presidenti di 23 Camere parlamentari europee hanno chiesto al presidente repubblicano della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, Mike Johnson, di sbloccare 60 miliardi di dollari di aiuti per l'Ucraina. Washington non è riuscita ad approvare questo ulteriore pacchetto di aiuti a causa dell'opposizione della Camera dei rappresentanti. In una lettera congiunta in inglese, i leader delle assemblee di 19 Paesi europei tra cui l'Italia (oltre ad Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Francia, Germania, Islanda, Lettonia, Lituania, Moldavia, Paesi Bassi, Macedonia del Nord, Polonia, Portogallo, Spagna e Ucraina) hanno accolto con favore il fatto che gli Stati Uniti abbiano "costantemente dimostrato un sostegno trasparente per una vittoria ucraina". Tuttavia, hanno invitato Johnson a garantire che "l'Ucraina riceva i finanziamenti necessari per continuare la sua lotta".
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28 feb Gentiloni: "L'Ue al fianco dell'Ucraina per tutto il tempo necessario"
"Il mio primo messaggio qui a San Paolo sarà quello di ribadire la condanna inequivocabile dell'Ue all'aggressione della Russia contro l'Ucraina. Resteremo al fianco dell'Ucraina per tutto il tempo necessario". Lo ha detto il commissario Ue Paolo Gentiloni, al suo arrivo ai lavori del G7/G20 a San Paolo. "La settimana scorsa, due anni dopo lo scoppio della guerra brutale e illegale di Putin, il suo ministro degli Esteri era in Brasile a fare quello che sa fare meglio: diffondere bugie e propaganda. Quindi ora sottolineerò che è l'aggressione della Russia che, oltre a causare orrende sofferenze in Ucraina, sta danneggiando l'economia globale e ferendo le popolazioni più vulnerabili del mondo".
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28 feb Media Usa: Mosca pronta all'uso del nucleare tattico in guerra con grande potenza
La Russia sarebbe pronta a usare armi nucleari tattiche in un eventuale fase iniziale di un conflitto con una grande potenza. Lo riporta il Financial Times citando alcuni documenti classificati di cui ha preso visione. Nei file, che sarebbero stati redatti tra il 2008 e il 2014, viene descritta una soglia per l'uso di armi nucleari tattiche che è inferiore a quella che la Russia ha ammesso pubblicamente. I criteri per una potenziale risposta nucleare vanno infatti da un'incursione nemica sul territorio russo a fattori scatenanti più specifici, come la distruzione del 20% dei sottomarini con missili balistici strategici russi. Nella simulazione lo scenario di addestramento parlava di una possibile invasione da parte della Cina, un'eventualità impossibile oggi visti i rapporti fra Putin e Xi Jinping, ma sebbene i file risalgano a oltre dieci anni fa gli esperti sostengono che rimangono rilevanti per l'attuale dottrina militare russa.
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