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Ultimo aggiornamento: 5 mesi fa

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Ue: a marzo 4,5 miliardi all'Ucraina | Meloni: "Intesa decennale, anche sostegno militare" | Zelensky al G7: "Sapete cosa ci serve, contiamo su di voi"

Biden alla Camera Usa: "Agire per l'Ucraina, il tempo stringe". Il premier italiano: "Malgrado la propaganda non sta vincendo la Russia. Dopo l'Ucraina Putin guardava ad altri Stati"

di Redazione online
24 Feb 2024 - 22:24

La guerra in Ucraina è giunta al giorno 731: è il secondo anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina. Arresti a Mosca durante una protesta delle mogli dei soldati russi. Il premier Meloni è a Kiev per la videoconferenza del G7, a cui partecipa anche Zelensky. "Abbiamo firmato con Meloni un accordo bilaterale di cooperazione in materia di sicurezza tra Ucraina e Italia", ha annunciato il presidente ucraino. Il premier italiano: "L'accordo siglato con Kiev ha durata decennale e prevede anche sostegno militare". E ancora Zelensky al G7: "Sapete cosa ci serve, contiamo su di voi". Meloni è arrivata nella capitale a bordo dello stesso treno su cui ha viaggiato Ursula von der Leyen. "A marzo ci sarà la prima tranche dei pagamenti, da 4,5 miliardi", del fondo da 50 miliardi approvato dall'Ue per l'assistenza all'Ucraina, ha annunciato la presidente della Commissione europea. 


"Non sostenere l'Ucraina in questo momento critico no sarà mai dimenticato. La Camera deve approvare il piano di sicurezza nazionale per finanziare Kiev". Lo afferma il presidente americano Joe Biden, aggiungendo che il piano è stato approvato in Senato e che "il tempo stringe".



"Rendiamo omaggio allo straordinario coraggio di Alexei Navalny e siamo al fianco di sua moglie, dei suoi figli e dei suoi cari. Ha sacrificato la sua vita lottando contro la corruzione del Cremlino e per elezioni libere ed eque in Russia". E' quanto si legge nella dichiarazione finale del G7. "Chiediamo al governo russo di chiarire pienamente le circostanze della sua morte - continua il documento -, di liberare tutti i prigionieri ingiustamente detenuti e di fermare la persecuzione dell'opposizione politica e la repressione sistematica dei diritti e delle libertà. Riterremo responsabili i colpevoli della morte di Navalny, anche continuando a imporre misure". 


"Condanniamo fermamente le esportazioni della Corea del Nord" verso la Russia e "l'approvvigionamento da parte della Russia dei missili balistici della Corea del Nord in diretta violazione delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu e li invitiamo a cessare immediatamente tali attività", scrivono i leader del G7 nel documento redatto a conclusione del vertice di Kiev. "Chiediamo all'Iran di smettere di assistere l'esercito russo e la sua guerra in Ucraina" e "esprimiamo la nostra preoccupazione per i trasferimenti in Russia da parte delle imprese della Repubblica popolare cinese di amteriali e componenti a duplice uso per armi e attrezzature per la produzione militare", prosegue il documento. 


"Continueremo ad aumentare i costi della guerra russa, a degradare le fonti di guadagno della Russia e a ostacolare i suoi sforzi per costruire la sua macchina da guerra, come dimostrano i pacchetti di sanzioni recentemente approvati". E' quanto si legge nella dichiarazione dei leader G7 dopo la riunione in videcollegamento a Kiev. "Continuiamo a contrastare qualsiasi tentativo di eludere e aggirare le nostre sanzioni. Imporremo ulteriori sanzioni a società e individui di Paesi terzi che aiutino la Russia ad acquisire armi o input chiave per le armi", si legge nel testo. 


"Noi leader del G7 ci siamo incontrati con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per riaffermare il nostro incrollabile sostegno all'Ucraina e rendere omaggio ancora una volta al coraggio e alla resilienza del popolo ucraino che ha combattuto instancabilmente per la libertà e il futuro democratico dell'Ucraina". Così inizia la dichiarazione finale della riunione odierna del G7. "Rimaniamo convinti di poter garantire che il popolo ucraino prevalga nella lotta per il proprio futuro e contribuire a forgiare una pace globale, giusta e duratura". 


"Sapete molto bene di cosa abbiamo bisogno per proteggere i nostri cieli e rafforzare le nostre truppe a terra, così come tutto il supporto di cui abbiamo bisogno per continuare ad avere successo in mare, e vi rendete conto che ne abbiamo bisogno in tempo. Contiamo su di voi". Lo ha detto Volodymyr Zelensky nel suo intervento alla riunione del G7. 


"Dobbiamo fare molto meglio nello spiegare che l'attuale situazione del conflitto è la nostra vittoria, una vittoria ucraina, e non una vittoria per la Russia come la sua propaganda cerca di affermare". Lo ha detto Giorgia Meloni al G7. "Dobbiamo essere più efficaci - ha aggiunto - nello spiegare come il nostro impegno sia fondamentale non solo per noi, ma per tutti. Perché pochi trarrebbero vantaggio da un mondo senza regole, un mondo governato solo dalla forza militare e dove ogni Stato potrebbe rischiare di essere invaso dal suo vicino". 


Due anni fa "la Russia sconvolse il mondo invadendo l'Ucraina. Il piano di Putin era una guerra lampo che avrebbe dovuto far capitolare l'Ucraina in pochi giorni, probabilmente con l'obiettivo di rivolgere poi lo sguardo verso altri stati vicini, non solo europei". Lo ha detto Giorgia Meloni nell'introduzione al G7, sottolineando che il presidente russo "non ha tenuto nella dovuta considerazione la tenacia degli ucraini e l'unità dell'Occidente. Sono questi i due elementi che hanno fatto fallire il suo piano". 


L'accordo per le garanzie di sicurezza con l'Ucraina "ha durata decennale ed è il più completo e importante siglato con un Paese non parte della Nato". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa a Kiev. Senza aggiungere dettagli sull'impegno economico per l'Italia, ha spiegato: "Continuiamo a sostenere l'Ucraina in quello che ho sempre ritenuto il giusto diritto del suo popolo a difendersi. Questo presuppone necessariamente anche il sostegno militare perché confondere la tanto sbandierata parola pace con la resa, come fanno alcuni, è un approccio ipocrita che non condivideremo mai".


"L'Ucraina è decisamente più forte oggi rispetto a due anni fa. Abbiamo firmato un altro accordo di sicurezza che rafforza la posizione del nostro popolo, in particolare dei nostri soldati. Si tratta di una decisione forte e tempestiva che rafforzerà significativamente la nostra resilienza. Il primo ministro Trudeau e io abbiamo siglato un accordo di cooperazione in materia di sicurezza tra Ucraina e Canada, che stanzia oltre tre miliardi di dollari canadesi in assistenza macrofinanziaria e per la difesa nel 2024". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 


"I nostri incontri con il premier italiano Giorgia Meloni sono sempre significativi. Oggi abbiamo un risultato importante. Abbiamo firmato un accordo bilaterale di cooperazione in materia di sicurezza tra Ucraina e Italia". Lo annuncia il presidente Volodymyr Zelensky su X. "Questo documento stabilisce una solida base per il partenariato di sicurezza a lungo termine dei nostri Paesi. Abbiamo anche discusso di un ulteriore sostegno all'Ucraina nel contesto della presidenza italiana del G7. Sono grato all'Italia per il sostegno all'Ucraina", aggiunge pubblicando un video dell'incontro e della firma con Meloni. 


Secondo il report quotidiano dell'intelligence militare britannica su X, durante i due anni di guerra in Ucraina le perdite russe sono pari e in molti casi superiori al numero di soldati inviati sul campo nei primi giorni dell'invasione: 350mila militari russi sono rimasti uccisi o feriti dal 24 febbraio 2022 a oggi. Tuttavia, Mosca è riuscita a recuperare le perdite. "L'esercito russo in Ucraina è attualmente più numeroso rispetto al 2022. I russi sono in grado di continuare gil attacchi in prima linea e applicare la strategia di logoramento per esaurire le forze ucarine", hanno affermato i servizi britannici- 


"Due anni di guerra totale, brutale e sanguinosa. E prima ancora, otto anni di guerra preparatoria, ma non meno distruttiva. La Russia ha deciso di azzerare tutto ciò che riguarda la civiltà moderna. L'Ucraina ha già dimostrato che non dobbiamo mai arrenderci. Insieme ai nostri partner, siamo pienamente in grado di porre fine militarmente all'esistenza dell'aggressiva Federazione russa". Lo scrive su Telegram il consigliere dell'ufficio presidenziale ucraino Mykahilo Podolyak. "Quali conclusioni si dovrebbero trarre oggi? - chiede -. La Russia dovrebbe, può e deve perdere. Altrimenti, non ci sarà pace, né regole, né diritto, né futuro. Non ci si può mai fidare di un assassino seriale e di massa che ama uccidere e ama distruggere. La Russia è un Paese che può esistere solo distruggendo le vite degli altri. La decisione che non è stata presa in tempo (nel 2014, dopo l'annessione della Crimea e l'inizio dell'invasione dell'Ucraina) provocherà sicuramente una tragedia molto più grande". 



Il sito indipendente russo Meduza ha sitmato che circa 75mila soldati russi sono morti in Ucraina dall'inizio della guerra. Visto che le autorità russe non forniscono tale cifra in maniera chiara, Meduza ha confrontato e analizzato gli elenchi dei nomi dei combattenti russi morti con i dati recuperati dal Registro dei casi di eredità della Russia. Questa non è una cifra esatta ma una stima statistica: il valore più probabile si trova all'interno di un intervallo certamente ampio, compreso tra 66.000 e 88.000. Meduza precisa che se il ritmo delle perdite di Mosca nel quarto trimestre del 2023, attestato a circa 3.900 soldati morti al mese, è rimasto stabile anche per i mesi di gennaio e febbraio 2024, la cifra totale di militari uccisi sarebbe di 83.000.



"Qualsiasi persona normale vuole che la guerra finisca. Ma nessuno di noi permetterà che il nostro Paese finisca". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in occasione del secondo anniversario dell'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia. "Ecco perché alle parole sulla fine della guerra aggiungiamo sempre: alle nostre condizioni. Ecco perché la parola pace è sempre seguita dalla parola equità. Ecco perché nella storia futura la parola 'indipendente' sarà sempre accanto alla parola Ucraina. Stiamo combattendo per questo. E vinceremo. Nel giorno più bello della nostra vita", ha aggiunto Zelensky.


La polizia ha arrestato alcune persone, tra cui anche giornalisti, durante una manifestazione delle mogli dei soldati russi mobilitati per combattere in Ucraina, nel giorno del secondo anniversario della guerra. Lo riferiscono due media russi indipendenti. I video dei media Sota e SOTAvision hanno mostrato la polizia mentre interroga diverse persone, tra cui due che indossavano gilet gialli con la parola "stampa" cancellata, e che si trovavano sul posto per seguire l'incontro del movimento "Pout Domoï" (Via di casa, in russo) vicino al milite ignoto all'ombra del Cremlino. Secondo SOTAvison, due dei suoi reporter sono tra i fermati.


"Avanti a fianco dell'Ucraina per la forza del diritto e per una pace giusta. Su Navalny responsabilità di Mosca". È quanto detto dal premier Giorgia Meloni a Il Giornale. Meloni è oggi a Kiev da dove presiede il G7. 


"Ci siamo abituati alle loro (dell'Occidente, ndr) infinite sanzioni e abbiamo imparato a conviverci: queste restrizioni non sono più dirette contro le autorità o le imprese del Paese, come ama dire il nostro avversario. Sono stati adottati contro l'intera popolazione della Russia. Dovremo ricordarcene e vendicarci di loro ovunque sia possibile. Sono i nostri nemici". Lo ha scritto su Telegram l'ex presidente russo Dmitry Medvedev.


"Questa terra è un pezzo della nostra casa e noi faremo la nostra parte per difenderla". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni all'aeroporto Antonov di Kiev, alla cerimonia in onore dei soldati ucraini protagonisti della battaglia di Hostomel, con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e gli altri leader internazionali giunti nella capitale per il secondo anniversario del conflitto. "Questo posto è simbolo di fallimento di Mosca e dell'orgoglio dell'Ucraina, ci ricorda che c'è qualcosa di più forte di missili e guerra: è l'amore per la terra e la libertà". 


Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha esortato l'Ucraina e i suoi alleati a "non perdersi d'animo" nel secondo anniversario dell'invasione del Paese da parte della Russia. "La situazione sul campo di battaglia rimane estremamente difficile. L'obiettivo del presidente Putin di dominare l'Ucraina non è cambiato e non c'è alcun segno che si stia preparando alla pace. Ma non dobbiamo perdere la speranza", ha dichiarato il segretario generale dell'Alleanza.


"La "luce trionferà sulle tenebre". Lo ha detto il capo dell'esercito di Kiev, Oleksandr Syrsk. 


Il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha elogiato la "straordinaria resistenza" dell'Ucraina al suo arrivo a Kiev oggi nel secondo anniversario dell'inizio dell'invasione russa. "Più che mai, siamo fermamente al fianco dell'Ucraina. Finanziariamente, economicamente, militarmente, moralmente. Fino a quando il Paese non sarà finalmente libero".


Il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha fatto visita alle truppe nei territori occupati dell'Ucraina nel giorno del secondo anniversario della guerra. Lo ha annunciato l'esercito di Mosca in una nota. "Oggi, nei rapporti di forze, il vantaggio è della nostra parte", ha detto il ministro ai militari. 


Il premier Giorgia Meloni è a Kiev nel secondo anniversario della guerra in Ucraina, e da qui terrà la videoconferenza del G7, in cui interverrà anche Volodymyr Zelensky. Meloni è giunta nella capitale a bordo dello stesso treno su cui hanno viaggiato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, Alexander De Croo, primo ministro del Belgio che è presidente di turno del Consiglio Ue, e il primo ministro canadese Justin Trudeau. Il viaggio è stato ufficializzato solo ora per motivi di sicurezza.


"Due anni di guerra. Malconcia e contusa, ma ancora in piedi. L'Ucraina sta lottando per se stessa, per i suoi ideali, per la nostra Europa. Il nostro impegno al suo fianco non vacillerà. Lo scrive su X il presidente francese Emmanuel Macron.


"L'Ucraina non sarà mai una vittoria per la Russia". Lo afferma il presidente Usa Joe Biden su X, sottolineando che un "dittatore che propende a ricostruire un impero non sarà mai in grado di cancellare l'amore della popolazione per la libertà. La brutalità non piegherà mai la volontà di libertà".

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