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Ultimo aggiornamento: 10 mesi fa

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Zelensky: "In un mese 330 missili e 600 droni sull'Ucraina"

Putin atteso a febbraio in Turchia per discutere della guerra. Papa Francesco: "Santa Sede sta mediando per i prigionieri". Kuleba: "Con il G7 a guida italiana più impegno contro Mosca" 

di Redazione online
31 Gen 2024 - 00:04
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La guerra in Ucraina giunge al giorno 706. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato su X che "dal primo gennaio, l'esercito russo ha lanciato sulle città ucraine oltre 330 missili di diversi tipi e 600 droni. Per resistere a questa pressione terroristica serve uno scudo aereo forte, e questo è quello che stiamo facendo con i nostri partner". A febbraio Putin si recherà in visita in Turchia per discutere in particolare la situazione in Ucraina. Intanto Papa Francesco ha fatto sapere che la Santa Sede sta mediando per "uno scambio di prigionieri". Paesi Bassi stanzieranno altri 112 milioni in aiuti militari a Kiev.


Per gli Usa abbandonare il conflitto in Ucraina "in questo momento cruciale e tagliare il sostegno a Kiev sarebbe un autogol di proporzioni storiche". Lo afferma il capo della Cia, William Burns, in un saggio per Foreign Affairs. "La chiave del successo sta nel preservare gli aiuti occidentali a Kiev. Rappresentando meno del 5% del bilancio della difesa Usa, è un investimento relativamente modesto con significativi ritorni geopolitici per gli Stati Uniti e notevoli ritorni per l'industria americana. Mantenere il flusso di armi metterà l'Ucraina in una posizione più forte, se emergesse un'opportunità per negoziati seri".


"Serve un tavolo umanitario per arrivare alla pace". Lo afferma il nunzio apostolico in Ucraina, monsignor Visvaldas Kulbokas, aggiungendo: "Una guerra così non si risolve facilmente. Ma la Santa Sede, avendo un ruolo particolare in quanto Chiesa, ha la possibilità di proporre dei meccanismi. I tentativi proseguono. Quando si capisce che un formato non funziona si comincia a cercarne un altro facendo delle verifiche. È un lavoro continuo".


Le Forze armate ucraine hanno colpito con successo una stazione radar dei russi in Crimea. L'infrastruttura di difesa aerea si trova vicino al villaggio di Razdolnoye.


Nel corso del Consiglio europeo straordinario del prossimo giovedì, i leader europei cercheranno una soluzione unanime, che coinvolga tutti i 27 Stati membri, per approvare l'aiuto macroeconomico all'Ucraina e la revisione del bilancio pluriennale europeo. Lo ha dichiarato un alto funzionario europeo in vista della riunione dei leader Ue.


"Dal primo gennaio, l'esercito russo ha lanciato sulle città ucraine oltre 330 missili di diversi tipi e 600 droni: per resistere a questa pressione terroristica serve uno scudo aereo forte, e questo è quello che stiamo facendo con i nostri partner". Lo ha scritto su X Volodymyr Zelensky. "Dobbiamo garantire il controllo dell'Ucraina sui suoi cieli, fondamentale per garantire la sicurezza sul terreno, dalla prima linea agli ospedali e alle scuole - ha chiarito il presidente ucraino -. La difesa aerea e la guerra elettronica sono le nostre massime priorità. Il terrore russo deve essere sconfitto e questo è realizzabile". 


I dati emersi dalle scatole nere dell'aereo militare Il-76 precipitato nella regione di Belgorod "escludono tutte le possibili versioni dell'incidente e confermato che il velivolo è stato abbattuto in aria". Lo riporta la Tass citando una fonte delle forze dell'ordine russo. L'analisi dei dati - ha riferito la stessa fonte "è in fase di completamento".


La Russia non chiude le porte a un'inchiesta internazionale sull'abbattimento del suo aereo da trasporto il 24 gennaio nella regione di Belgorod. Lo ha detto il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, citato dalla Tass. Lavrov ha ricordato che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto un'inchiesta internazionale su quanto accaduto. "E dov'è adesso questa inchiesta internazionale?", ha chiesto il ministro degli Esteri. "Noi stiamo conducendo la nostra indagine, ma non ci chiudiamo a coloro che vogliono sapere la verità", ha concluso.


Un piano studiato da Regno Unito e Giappone per aumentare la fornitura di proiettili d'artiglieria all'Ucraina si è arenato, a dimostrazione delle difficoltà affrontate dall'Occidente nel sostenere la costante domanda di munizioni legata al conflitto in corso in Europa orientale. Lo scrive il quotidiano Wall Street Journal.


I Paesi Bassi stanzieranno ulteriori 112 milioni di euro per la difesa dell'Ucraina. Lo riferisce un comunicato del ministero della Difesa olandese, secondo cui nello specifico 87 milioni di euro saranno destinati all'acquisto di munizioni di artiglieria, mentre 25 milioni di euro saranno trasferiti al Fondo internazionale per l'Ucraina per l'acquisto di armamenti. Infine, il governo olandese destinerà 10 milioni di euro al miglioramento della difesa cibernetica di Kiev. 

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